Too Cool for Internet Explorer

Ricordi

10 Settembre 2015 da Emilio Conti

Ciao Roberto

A qualcuno l’aiuto non serve

3 Settembre 2015 da Emilio Conti

É da qualche giorno che sto seguendo, su un noto social network, l’ennesima vicenda, purtroppo, dell’abbattimento dei tigli “secolari” del paese, quelli del Listone, che ne erano diventati una caratteristica distintiva. E accanto a molti giudizi condivisibili, due mi hanno lasciato piuttosto perplesso. “Noi per Belgioioso” o il suo capogruppo, Dr. Piero Costa, (non ricordo con precisione) ha sottolineato che sarebbe stato meglio che il Comune di perizie sulla salute degli alberi ne avesse fatte almeno due per poter confrontare i risultati. Un’affermazione simile sembra, a mio parere, quantomeno ingenua: sperare che un’amministrazione comunale, che si è messa in testa di abbattere più alberi possibile, chieda più pareri è come chiedere la luna. Rischiare che qualcun altro possa ostacolare il suo scopo? Casomai sarebbe dovuta essere l’opposizione (in senso lato) a chiedere un’altra perizia da confrontare con quella fatta fare dall’amministrazione comunale e, in caso di palese difformità, darne ampio risalto.

Ma, anche ammettendo, e non ne dubitiamo, che quella ufficiale sia inconfutabile, rimane il fatto che possa essere strumentalizzata ovvero (ad esempio): alberi seriamente ammalati ce ne sono due, però ne vengono abbattuti otto.

Infatti, dalle fotografie caricate sul social network si vede un tronco d’albero completamente vuoto con il commento “La sicurezza prima di tutto”. Questa affermazione, che naturalmente non può che essere condivisa, detta da chi si dichiara fermamente contrario alle scelte comunali offre un assist proprio a chi sta perseguendo pervicacemente il suo nefasto proposito. Sembra di sentirli: “Se anche Tizio, che ci è contrario, ha ammesso che i tigli erano pericolosi, abbiamo agito bene!”. Ovvio che quel commento è stato fatto in buona fede, ma poi può esserci la strumentalizzazione, anche perché chi ha fatto quell’affermazione non ha la capacità tecnica per affermare se anche gli alberi abbattuti, i cui tronchi non erano cavi, fossero effettivamente ammalati e, quindi, da abbattere.

Da quanto detto mi sembra che, nonostante siano passati più di dieci anni, anche alcuni cittadini fortemente critici con l’amministrazione comunale nonché, ovviamente, le opposizioni, non abbiano ancora assimilato un bel proverbio che uno dei più grandi presidenti della Repubblica che il nostro Paese abbia mai avuto, Sandro Pertini, soleva ripetere: “A brigante, brigante e mezzo“.

Anch’io ho la mia ricerca: le copie omosessuali non vincono mai al lotto

27 Agosto 2015 da Emilio Conti

di Alessandro Robecchi – www.alessandrorobecchi.it

Solenne promessa: non parlerò del meeting di Rimini, di Cl, degli applausi a Renzi. Cioè, volendolo fare basterebbe fotocopiare gli articoli degli ultimi anni, forse degli ultimi secoli, visto che l’attività prevalente nel noto festival di misticismo&affari è battere le mani. Lì sono stati applauditi, e salutati come salvatori della patria, tutti, ma proprio tutti: Berlusconi e Monti, Formigoni e Renzi, il commissario Basettoni, Odoacre re degli eruli (V secolo d.C), protomartiri, alpinisti, guidatori di carrozze, economisti, gente che fa il cubo di Rubik in sei secondi. Si presentasse Tom Cruise vestito da alpino: applausi. Comparisse Balotelli: ovazione. Dunque niente, farò obiezione di coscienza, almeno fino a quando (speriamo mai, eh!) non verrà ospitato al meeting qualche Califfo dello Stato Islamico: battimani sfrenato, perché dopotutto anche lui è molto religioso. E va bene: è il segnale che a quelli lì, tanto devoti, il mondo va bene così com’è, basta che uno comandi qualcosa, dall’economia planetaria alla municipalizzata, e loro sono contenti, e lo appoggiano convinti.
Ma quest’anno il Meeting di Rimini ha presentato – subito nascosto e scopato sotto il tappeto – anche un siparietto satirico di discreto impatto. Protagonista e capocomico, il predicatore domenicano Giorgio Carbone, quello che ha citato una ricerca danese secondo cui le coppie omosessuali hanno più problemi cardiovascolari rispetto alle coppie etero. Molto divertente. Va detto che nel timore – anzi nella certezza – che il pubblico ciellino applaudisse anche lui, l’organizzazione è corsa ai ripari e gli ha vietato ulteriori spettacoli. Peccato. Dunque lasciatemi protestare vibratamente contro questa censura: non si interrompe un’emozione! In altre affollate riunioni di devotissimi, chissà, padre Carbone avrebbe forse illustrato uno studio dell’università di Tubinga (i gay non vincono al lotto) o un dotto trattato di qualche ateneo del Wisconsin (i rapporti prematrimoniali sono dannosi per il menisco). Insomma, a Rimini resta la noia degli applausi scontati e viene vietato il garrulo buonumore del teatro dell’assurdo, e questo è male. Si aggiunga una notazione, per così dire, di natura mediatica: non ci aspettavamo da religiosi così studiosi e colti il ricorso al noto trucchetto della “ricerca”. Ma sì, quella cosa che serve a fare titoli ad effetto e a guadagnare clic nelle colonnine a destra dei giornali online. Il trucco è semplice: si cita una ricerca, un’università a caso, un pool di studiosi, un nome roboante, e gli si attribuisce qualcosa di grandiosamente insensato. Chi mangia funghi è portato per la matematica. Gli zoppi ce l’hanno grosso. Le bionde tradiscono più spesso. Eccetera eccetera. Il resto è affidato alla morbosità (o al dadaismo) del lettore, che clicca e ride. E’ un trucco recentemente tracimato nei talk show e nel dibattito politico: chi è a corto di argomenti butta lì i risultati di una fantomatica ricerca, tipo: secondo prestigiosi ricercatori di Uppsala bisogna tagliare la sanità. Argomento inattaccabile, soprattutto per il fatto che tutto resta in superficie, e qualcuno che si va a leggere la fantomatica ricerca non c’è mai (che due palle! Ammesso che esista, sarà in inglese, lunga, coi grafici… mah, facciamo a fidarci che si fa prima). Stupisce dunque che religiosi tanto rigorosi e studiosi (hanno persino una casa editrice) si pieghino a certi trucchetti così banali, ma spiace comunque per la censura a padre Carbone e ai suoi fratelli. Male, molto male. Sarebbe stato meglio un bel dibattito pubblico, magari dal titolo “Dice una ricerca paraguaiana che siano tutti molto stupidi e in malafede”. Ospiti illustri, disquisizioni, ispirati interventi, qualche preghiera. Ah, e poi – dimenticavo – applauso finale con standing ovation.

Rifiuti

19 Agosto 2015 da Emilio Conti

Solo da poco sono venuto a conoscenza della risposta del sindaco del comune di Filighera, Alessandro Pettinari, a un’interpellanza fatta dal gruppo consiliare “Il Portone – Per il nostro Paese”.1 Tale risposta, che invito i frequentatori del blog a leggere qui, pur essendo, per ovvie ragioni, piuttosto lunga e articolata, è di una chiarezza assoluta e riepiloga magistralmente l’affaire rifiuti che da anni, ormai, sta tenendo colpevolmente, a mio avviso, in scacco il servizio di raccolta rifiuti di diversi comuni, il nostro compreso.

Di questa vicenda se n’era occupato anche questo blog con un post del nostro bsìa dal titolo Se due milioni vi sembran pochi. Titolo errato, a seguito dell’articolo a cui faceva riferimento apparso sulla stampa locale che parlava, appunto, di due milioni. Dal documento risulta, infatti, che non di due milioni sia la richiesta della Pizzamiglio in caso di mancata ottemperanza a quanto stabilito dalla giustizia, bensì di euro 4.515.000,00 (quattromolionicinquecentoquindicimila). Il titolo del post andrebbe modificato in “Se quattro milioni e mezzo vi sembran pochi”!

Questo è solo uno dei punti importanti che emergono dalla lettura del documento. Ne vorrei sottolineare alcuni altri. Innanzitutto che anche la precedente amministrazione di Filighera (Pernice) aveva invitato l’Unione di Comuni Lombarda Terre Viscontee – Basso Pavese ad attuare quanto disposto dalla sentenza del TAR questo, e siamo al secondo punto, per evitare danni patrimoniali (leggi indennizzi) che la mancata attuazione della sentenza può arrecare ai Comuni coinvolti. Concetto chiaramente ribadito dall’attuale amministrazione che farà di tutto per non essere coinvolta nei danni per le decisioni prese da altri. Ma i punti interessanti sono anche molti altri come la puntuale cronistoria della vicenda.

Nell’invitare, quindi, a leggere attentamente il documento voglio infine sottolineare il comportamento di un’amministrazione attenta agli interessi dei propri cittadini, comportamento che, purtroppo, mi è molto difficile riscontrare nella nostra, tutta intenta ai “frizzi e lazzi” e che rischia, proprio a seguito della sua pervicace “testardaggine” (come sottolineato anche da bsìa), di costarci molto cara.

  1. Grazie Moraschini []

Kiosk

12 Luglio 2015 da Emilio Conti

Se andate a fare un giretto nel vicino canton Ticino vi imbatterete in edicole che sono segnalate con l’insegna kiosk. Sono edicole tutte particolari perché oltre a vendere giornali e riviste, commerciano anche in tabacchi, cioccolato (di tutti i generi e tutti i tipi), bibite, articoli di souvenir, ecc.

Ho pensato a queste particolari rivendite quando ho appreso che la nostra amministrazione ha emesso un bando per l’assegnazione di un chiosco per la vendita di generi alimentari. E indovinate un po’ dove verrebbe collocato tale chiosco? Sul Listone!

La notizia l’ho appresa frequentando un noto social network perché non è apparsa sulla stampa locale. I commenti che ho letto sono tutti condivisibili: da chi si preoccupa per i bar della piazza 🙄 a chi teme che il chiosco venga posizionato esattamente dove è stato abbattuto il tiglio che, lo ricordo per le menti più labili, doveva essere sostituito con un altro (campa cavallo). Penso che il timore espresso dal nostro concittadino abbia una probabilità di verificarsi pari al 90%. C’è anche chi propone una collocazione diversa, ad esempio nel fantasmagorico giardino di villa Trespi. Improbabile, perché troppo defilato (e poi stiamo parlando di un giardino privato!).

Ebbene, quali saranno le conseguenze di quest’altra cervellotica trovata? Che il Listone diventerà un immondezzaio con bicchieri di carta, tovagliolini, bottigliette, pezzi di panini o focaccine sparpagliati un po’ ovunque. Non devo preoccuparmi di questa eventualità? Che sciocco che sono: non è forse la nostra città un preclaro esempio di nitore urbano con torme di mezzi e uomini dediti alla raccolta rifiuti?

A questo punto perché non fare come in Svizzera! L’edicola ce l’abbiamo già, diamogli l’autorizzazione per la vendita di generi di ristoro! Almeno eviteremo la costruzione di un “accrocchio” che stravolge l’estetica del nostro giardino pubblico per antonomasia nonché la vista del favoloso maniero.

P.S. Certo che mangiare la bagna cauda di sera, e non avere più lo stomaco di una volta, genera pericolosi incubi. Però lo stomaco con su tanti bei pelazzi quello c’è ancora!

Uno stato taglieggiatore?

4 Aprile 2015 da Emilio Conti

Questa proprio non la sapevo. Il che conferma il detto che “c’è sempre da imparare”. Qualche tempo fa, suscitando il solito clamore, Beppe Grillo aveva paragonato il sistema fiscale italiano al pizzo mafioso, sostenendo, tanto per calcare ancor più la mano, che quello mafioso era meglio perché il taglieggiato riceve la protezione della mafia stessa che lo lascia vivere, finché paga, tranquillo e lo protegge pure. A differenza del nostro stato che, oltre a taglieggiare i propri cittadini (non tutti in verità), dopo li tortura in altri mille modi. Provocazione a parte, quello di cui sono venuto a conoscenza due giorni fa sembrerebbe dare ragione all’ex comico. Leggete e giudicate voi.

E’ noto che questo è il periodo della dichiarazione dei redditi. E, come tutti gli anni, due giorni fa avevo l’appuntamento presso il CAF del mio sindacato per la presentazione della documentazione per la redazione di tale dichiarazione. Arrivo con qualche minuto di anticipo e aspetto il mio turno in sala d’attesa e mentre sto aspettando sento delle voci con un volume un po’ più alto del normale: sembra una discussione che di lì a poco finisce. Passano alcuni minuti, la porta si apre ed esce un collega che non vedevo da sette anni. “Ciao, come stai? È una vita che non ci vediamo! Tutto bene?” I soliti convenevoli, insomma, fino a quando non mi scappa “Qui anche tu per recuperare un po’ di tasse!”. Al che quello sbotta “Questo è uno stato di m…., (sguardi smarriti delle impiegate) dopo una vita che hai lavorato ti ruba i soldi dalle tasche, altro che recupero!” Parte come un fiume in piena …

“Tu sai che mia moglie ha avuto una serie di problemi di salute, niente di particolarmente grave, ma che richiedevano continui esami di controllo. Inoltre, per questo motivo, ma non solo, ha lavorato saltuariamente per un numero di anni, comunque, che le hanno permesso di maturare una pensione minima. E’ andata in pensione alla fine del 2013 a oltre 65 anni, ed ero qui per fare la dichiarazione congiunta. E cosa scopro? Che tutti i ticket sanitari, nonché le ricevute delle medicine acquistate intestate a suo nome non le posso scaricare perché la sua pensione è talmente bassa che non paga IRPEF per cui non può detrarre niente! Pensavo che facendo la dichiarazione congiunta anche l’IRPEF sarebbe stata congiunta. E invece un c…o! E’ sì congiunta, ma è come se fossero due distinte. Anzi la dichiarazione congiunta manco la posso fare. E’ inutile! Mi è stato consigliato di farmi intestare le fatture mediche a mio nome, ma questo lo posso fare con un medico privato, non con il servizio sanitario! E tu pensa che fino a due anni fa la moglie era a mio carico e potevo detrarre tutto. Adesso che non è più a carico non posso detrarre più niente!” Gli scappa una parolaccia. Azzardo “Ma se tua moglie ha più di 65 anni non può chiedere all’ASL l’esenzione dai ticket proprio per il reddito basso?”. Diventa una furia: “Col c…o! Se vuoi l’esenzione non si deve superare un certo reddito, MA NON PER SINGOLA PERSONA, MA COME NUCLEO FAMIGLIARE! Quindi niente esenzione proprio per il mio di reddito! Vadano a fare in c..o!”

Avete capito il nocciolo della questione? Per il fisco siete persone distinte, per il servizio sanitario no! Per la sanità i redditi si cumulano! Non c’è qualcosa di incostituzionale in tutto questo? Per non parlare di equità! Come si possono usare due pesi e due misure? Semplice, perché lo scopo è quello di arraffare il più possibile e sempre dalle tasche dei soliti noti. Volete un’altra conferma? Da quest’anno le tasse a favore del Servizio (?) Sanitario (?) Nazionale (???) che si pagano nelle polizze assicurative automobilistiche NON si possono più recuperare!

E dopo queste belle notizie, vi auguro una buona Pasqua! 🙁

Pensioni: secondo round

22 Marzo 2015 da Emilio Conti

Vi ricordate cosa avevo scritto poco tempo fa?1  Ebbene provate a leggere questo articolo: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/20/previdenza-boeri-entro-lestate-proposta-organica-riforma/1525166/

Fare previsioni in Italia? Più facile che bersi una birra!

  1. Vedi il post Il massacro prossimo venturo []

C’è chi dice …

18 Marzo 2015 da Emilio Conti

… di aver sistemato sia i marciapiedi (boh) sia le strade (ma va?). Per queste ultime avrei dei seri dubbi. Guardate un po’ com’è conciata la strada che porta al depuratore e alla discarica. A voi ogni commento!

Commemorazione I guerra mondiale – un anticipo

17 Marzo 2015 da Emilio Conti

Come avevo promesso nel precedente post (vedi qui) qui sotto trovate un breve video dell’opera precedentemente descritta. Mi scuso anticipatamente per la non eccelsa qualità (sono quasi una schiappa), ma lo scopo è semplicemente quello di incuriosirvi in modo che, tra un paio di mesi, vi rechiate a vedere tutta la mostra che si preannuncia molto interessante.

C’è giardino e giardino

10 Marzo 2015 da Emilio Conti

Perché spendere un sacco di soldi per sistemare il giardino di un privato quando ne abbiamo già uno bello e pronto? Che ne dite di questo? Non è meraviglioso? 💡