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Perché siamo fottuti!

27 Aprile 2019 da Emilio Conti

Intanto inizio subito con lo scusarmi per il titolo del post, ma, come dicono a Roma, quanno cce vò, cce vò!

A cosa mi riferisco? Al mio pallino fisso che, però, trova continue conferme sul fatto che finché l’italiano medio continuerà a comportarsi da tifoso e non da cittadino consapevole, per noi non ci sarà scampo. E parto proprio, come esempio, dalle elezioni comunali nel nostro Comune.

Vorrei iniziare con un elogio sperticato (non sto facendo assolutamente dell’ironia) alla sindaca uscente che è riuscita a fare una lista che io amo chiamare “lista inciucione”. Dentro ci sono Forza Italia, PD (o parti di essi) e persino, udite udite, qualche grillino (o presunto tale). Stracciato il sogno di Renzi alle ultime elezioni nazionali, con Rosatellum annesso,10 a zero. E questo conferma un’altra mia opinione: che Belgioioso si comporta in modo antitetico rispetto a quello che succede a livello nazionale. Per non parlare della Lega che da noi è letteralmente scomparsa, dispersa in vari rivoli mentre a livello nazionale furoreggia.

Qualcuno dirà “Ma non eri proprio tu e proprio su questo blog a sostenere che nelle elezioni locali non si dovrebbe guardare all’appartenenza politica ma la “bontà” dei partecipanti?” Certo che sì. Ma questa premessa mi serve ad introdurre il nocciolo della questione.

Pochi giorni fa Noi per Belgioioso ha pubblicato su Facebook  quanto segue:

LA CAPORETTO FINANZIARIA DEL COMUNE DI BELGIOIOSO

* 1 gennaio 2015: disavanzo di amministrazione di euro 338.705,56
* 1 gennaio 2016: disavanzo di amministrazione di euro 455.509,52
* somme che il Comune non è riuscito ad incassare alla data del 31 dicembre 2017: euro 3.048.697,05 (si, avete letto bene, più di tre milioni di euro)
* altri crediti che il Comune non è riuscito ad incassare:
– euro 111.000 per multe
– euro 50.000 per canone servizio gas
– euro 280.000 dalla Società che gestisce gli impianti sportivi
– euro 453.000 per canoni acquedotto
– euro 60.000 per canoni di locazione delle antenne per i telefoni cellulari
* somme che il Comune non è riuscito ad incassare alla data del 31 dicembre 2018: euro 3.710.000,00 ( cioè, 662.000 euro in più rispetto al 2017).

[…]

Questi sono gli importi contenuti nella ennesima ‘bacchettata’ che la Corte dei Conti ha dato al Comune di Belgioioso pochi giorni fa.

Di fronte a una simile dichiarazione ci poteva stare un’unica e sola risposta da parte degli amministratori: “sono tutte balle“. Ma ciò non è stato fatto per cui, questo allocco che sta scrivendo, presume che quanto elencato corrisponda a verità. Interessante anche le reazioni al post: chi fa divagazioni calcistiche e chi invece vorrebbe sapere qualcosa per il futuro e non continuare a menarla con le cose del passato, come se 3 milioni e spiccioli di mancati incassi non graveranno sulle scelte future di qualsiasi sindaco venga eletto. Basterebbe questo per ridurre ai minimi termini le liste (sono due) che hanno portato a questo straordinario risultato.

E invece, ci scommetto, il tifoso se ne fregherà altamente di un fatto così importante e visto che ha già fatto la propria scelta (basta guardare certi like e pollici alzati in certe liste) si doterà, come al solito, di poderosi paraocchi e ficcando la testa sotto la sabbia, sport di cui siamo campioni, proseguirà felice e beato per la sua strada.

E qui siamo arrivati al punto di partenza: finché c’è tifo non c’è speranza.

Campagna elettorale e gestione acqua

7 Aprile 2019 da Emilio Conti

Devo riconoscerlo: la questione del passaggio della gestione dell’acqua potabile da Broni-Stradella a Pavia Acque, avvenuta ad inizio del corrente anno, mi era completamente sfuggita. Adesso che è iniziata la campagna elettorale l’argomento è stato messo in luce soprattutto per quanto riguarda il probabile, e per alcuni esorbitante, aumento del prezzo dell’utenza.

Non c’è bisogno di dire che di fronte a queste obiezioni la lista Crescere Insieme del sindaco uscente Rogato si sia sentita in dovere di intervenire (si ricorda che il passaggio da Broni-Stradella a Pavia-Acque è stato fatto dall’attuale amministrazione) con un volantino con il quale si invitava la popolazione belgioiosina ad un’assemblea chiarificatrice e nello stesso tempo si denunciavano le presunte falsità messe in circolazione.

Dichiaro subito di non aver partecipato a quell’assemblea tenutasi il 4 aprile scorso perché andare a sentire la parte in causa, vale a dire Pavia-Acque in evidente conflitto d’interessi, lo trovo un esercizio al limite del masochismo. C’è qualcuno veramente in buona fede che pensa che Pavia-Acque potesse mettere in evidenza eventuali aspetti negativi?

Più interessante mi sembra invece l’analisi del volantino (il cui recto potete vedere qui e il verso qui) dove si denunciano quelle che dovrebbero essere verità e/o falsità. Una delle principali falsità enunciate sarebbe quella del “raddoppio del costo”. Ora per testimonianza diretta di un mio parente che abita in un comune dove il servizio è gestito proprio da Pavia-Acque vi posso assicurare che quegli abitanti non sono troppo contenti (e uso un eufemismo) e che comunque il servizio è piuttosto caro. Magari non raddoppierà ma l’aumento verosimilmente ci sarà e lo si può dedurre leggendo tra le righe quanto spiegato nel volantino che cito testualmente “E’ VERO che: da oggi, l’applicazione delle tariffe scaglionate1 agevolerà i bassi consumi, mentre il bonus idrico andrà in soccorso alle utenze disagiate, consentendo di ridurre i costi rispetto alla gestione precedente“. Prima domanda: in che misura il bonus idrico inciderà sulle utenze più disagiate?  Seconda: con quale criterio si individueranno tali categorie? Ma la vera questione sta nell’aggettivo scaglionato: quanti scaglioni, quali saranno i mc. per ciascun scaglione e, soprattutto, qual è il costo al mc. per ogni scaglione? Un piccolo spazio per una tabella sul volantino ci sarebbe stato sicuramente. Ora, premesso che personalmente questi giochi di parole li considero armi di distrazione di massa, supponiamo che tutto ciò sia fatto per il bene del cittadino, lo scaglionamento dei consumi risulta essere discriminante.

Infatti, per poter gestire coerentemente il proprio consumo idrico è necessario che l’utente disponga di un proprio contatore e ciò è possibile solo nelle abitazioni indipendenti o semi-indipendenti o nei condomini costruiti recentemente dove ogni appartamento è dotato del proprio contatore. Ma nei condomini più datati, come in quello dove abito, esiste un solo contatore generale e la ripartizione dei costi per i vari appartamenti avviene con varie metodologie che però non permettono al condomino il controllo diretto sul suo consumo e di adeguare di conseguenza il proprio comportamento. Presumibilmente, in base a quanto affermato nel volantino, io sarei un utente che beneficerebbe dello scaglionamento tariffario, infatti, per più di sei mesi quindi più del 50% del tempo, non lo passo a Belgioioso e, oltretutto quando ci abito, è da alcuni anni che non uso l’acqua dell’acquedotto per cucinare (per i noti motivi di inquinamento delle falde). Per i motivi sopra esposti, sicuramente io apparterrei alla categoria dei consumatori virtuosi . . . solo che non lo posso dimostrare. Cosa farà Pavia-Acque? Verrà ad installarmi un paio di contatori in appartamento accollandosi le spese di muratura? Qualcuno dirà che potrei essere un’eccezione e che quindi non appartenendo alla “maggioranza” saranno ben cavoli miei. Solo che nelle mie condizioni ci sono diverse persone. E per queste la discriminazione c’è.

Ma c’è un’altra questione ben più rilevante che la maggioranza dei Comuni italiani sembra dimenticare e che anche la nostra amministrazione s’è scordata. La memoria corta dei politici locali sembra essersi scordata, salvo rare eccezioni che menzionerò, che qualche anno fa c’è stato un referendum che ha sancito che l’acqua è un BENE PUBBLICO e come tale deve essere gestito. E non occorre necessariamente che ci sia una legge dello Stato per la sua attuazione perché, ad esempio, il Comune di Baceno (Valle Antigorio) l’acqua se la gestisce in proprio con molta soddisfazione dei sui abitanti che pagano un utenza bassa con invidia degli abitanti del Comune limitrofo, Crodo e non so se mi spiego, dove il servizio è gestito da una società del varesotto con tariffe decisamente più elevate. Noto che anche a Belgioioso questo è un tema tabù tanto che nessun’altra lista in competizione ne parla.

  1. La sottolineatura è mia []

Ci siamo!

2 Aprile 2019 da Emilio Conti

E’ partita ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni comunali. Qualche avvisaglia c’era stata con un articolo apparso sulla stampa locale e che era stato oggetto di un  mio post dal titolo Pronti? Via! Il primo ai nastri di partenza, però, (almeno che io sappia) è stato lo Staniscia con un video pubblicato su Facebook seguito, poco tempo dopo, da un altro sempre su FB. Ovviamente poteva colui che ha sempre dichiarato l’inutilità della rete esimersi dal seguirne l’esempio? Ed ecco il video dello Zucca le cui riprese sono state effettuate nella location a lui più congeniale: il SUO castello. Naturalmente anch’esso pubblicato nella, a suo dire, deprecabilissima rete.

Ma dal momento che non tutti i cittadini vanno su Facebook ecco che il mezzo tradizionale non può essere tralasciato. Ed infatti qualche giorno fa i belgioiosini si sono trovati nella cassetta delle lettere la missiva dello Zucca con la quale ci informa che frotte di cittadini l’hanno pregato, in ginocchio e con le lacrime agli occhi, di ricandidarsi riconoscendogli gli strepitosi successi da lui conseguiti e dettagliatamente elencati (anche con qualche fandonia).1 Non c’è bisogno di dire che i numerosi insuccessi sono stati opportunamente “dimenticati” e poiché per votare occorre anche avere la memoria un po’ lunga, l’elenco delle sue débâcle lo potete trovare rileggendovi il post Bentornato Luigi.

Per quanto riguarda invece la lista del sindaco uscente, e che si ricandida vale a dire “CRESCERE INSIEME”, c’è la questione della gestione dell’acqua che merita un post a parte.

  1. Chi non avesse ricevuto la lettera o l’avesse “erroneamente” cestinata la può vedere qui []

Pronti? Via!

3 Febbraio 2019 da Emilio Conti

Siamo già ai blocchi di partenza per le prossime elezioni locali? Forse, ma qualcuno è già partito. Da qualche tempo, infatti, sulla stampa locale compaiono dichiarazioni dell’ex sindaco ed ex assessore Zucca contro l’attuale sindaco Rogato. Ieri replica su La Provincia PAVESE dal titolo “Negozi chiusi e stop mercatino «In centro non si fa più spesa»1 nel quale lo Zucca accusa l’attuale sindaco di aver affossato il commercio al dettaglio belgioiosino.

In particolare si parla del mercato a chilometri zero e del minimarket dietro alla chiesa chiuso da qualche tempo. Del mercato a chilometri zero non ne so molto per cui sorvolo, ma del minimarket so quello che ormai sanno tutti i belgioiosini ovvero che la sua chiusura è dipesa dall’affitto reputato troppo alto dal gestore che l’ha  costretto a chiudere l’attività. E qui bisogna essere molto chiari una volta per tutte: se ci si iscrive ai sostenitori del cosiddetto “libero mercato” (come ha fatto il PD) nel quale ognuno fa quel che gli pare, vale a dire il neoliberismo imperante, allora non c’è da meravigliarsi di quello che è accaduto. Cosa c’entri questa amministrazione con quella chiusura lo Zucca ce lo dovrebbe spiegare. Ovvio che questo abbia provocato un rilevante disservizio alla popolazione, in particolare quella anziana. Ma forse bisognerebbe prendersela con i proprietari dei locali che in questo momento di crisi non sembrano rendersi conto di quanto sta succedendo e continuano a credere di essere in pieno boom economico.

L’attuale amministrazione dovrebbe essere criticata per altre scelte inutili e costose e non per un andazzo economico che sta imperversando da diversi anni. Invece di  criticare un sindaco che è stato proprio lui a scegliere.2 E’ lui che dovrebbe, caso mai, fare una pubblica autocritica e versarsi quintali di cenere sul capo. Ma si sa, come diceva uno scomparso bsìa, il gonzo vive tra noi.

  1. Pag. 19 []
  2. A questo proposito si veda anche il post Bentornato Luigi qui sotto []

Bentornato Luigi

12 Gennaio 2019 da Emilio Conti

Due giorni fa dovevo recarmi in un paese vicino. Esco da casa e passando davanti alla cassetta della posta, con la coda dell’occhio, noto che all’interno c’è della corrispondenza. Apro e trovo due lettere: una è della solita finanziaria e senza neanche aprirla so che vuole prepormi in prestito esorbitanti cifre a un tasso d’interesse che rasenta l’usura; l’altra è invece la cara vecchia busta, quella in formato 4/3, regolarmente affrancata con l’indirizzo scritto a mano.

Fulmineo un pensiero: “che sia lui?”. Ma avevo fretta e ho buttato le due lettere in macchina e sono partito. Appena tornato apro la busta e … è proprio lui: il signor Luigi. Vi confesserò che la cosa mi ha fatto un gran piacere, non tanto per i complimenti al blog, quanto per il fatto che, nonostante la quasi assenza di articoli, il Luigi mi segue ancora e, come sempre, scrive cose intelligenti e puntuali sul nostro comune. Alla fine della lettera, con mia sorpresa, mi autorizza se lo ritengo opportuno, a pubblicarla.

Non sono solito pubblicare lettere anonime, e prima che qualcuno gridi allo scandalo perché ho pubblicato articoli firmati con nickname ribadisco che io l’identità di quei signori la conosco, però alcuni stralci della lettera mi sembrano d’attualità e quindi per una volta farò un’eccezione. Nel ringraziare il Luigi per gli stimoli intelligenti che mi fornisce vorrei ricordagli, bonariamente, che spedire una lettera il 20 di dicembre e pretendere che arrivi prima di Natale con le nostre poste mi sembra un vero azzardo. 😀

Eccoli: «[…] Prof. Zucca che dopo due mandati scellerati ha imbarcato l’avv. Rogato che, insieme a incapaci assessori, si sta dimostrando assolutamente inadeguata malgrado “qualcuno”, fortunatamente, le abbia dato alcune “dritte”. Circa […] Zucca, quello che ora meraviglia sono gli attacchi alla “sua” creatura Rogato imputandole addirittura errori la cui buona parte arriva dai suoi mandati o dalla sua carica di consigliere. Clamoroso quello del giardino Trespi, da lui strenuamente voluto […]»

«Certamente l’ultima trovata della Rogato per la ciclabile di Via Nenni ‘è discutibile’1 (vedere per credere), ma ho fatto memoria delle prodezze del prof. e ne ho ricordato le più clamorose. […] in ordine sparso: il mini golf (€ 60.000), le gestioni Pro Loco, Costantes, bar bocciodromo, i campetti per i cani, la ciclabile di Via Cavallotti, il cartellone per i parcheggi, il rifacimento della piazza, il museo Visconti (con migliaia e migliaia di visitatori), i più preparati dipendenti comunali in fuga, il Pollicino, i locali della Pesa, il costoso gemellaggio, la Bresso, la Borldrini (che figura), la Casa dell’acqua […], la gestione del cimitero (ma pensare di sistemare il parcheggio è fantascienza? – vedi quello di Filighera), l’indecente gestione dei rifiuti a proposito della quale tempo fa avevo inutilmente posto il problema dello smaltimento degli oli esausti, tra gli inquinanti più pericolosi che finiscono nei lavandini; un litro di questo olio può danneggiare un milione di litri d’acqua rendendola non più potabile. E le accuse per l’argine di S. Margherita? E la “faccenda” del gassificatore?»

«Quanti soldi buttati che si potevano destinare alla viabilità, al sociale, ad una più logica organizzazione degli asili o a progetti per le disastrate fognature o alla rete idrica! Ricordiamo quando Zucca diceva che lui sapeva dove trovare i soldi, come se piovessero dal cielo? (la maggior parte in mutui).»

«Comunque, le prossime elezioni saranno un grosso problema tenuto conto di questa irresponsabile situazione e delle possibili candidature»

 

  1. Mi scuso con Luigi per avergli sostituito il termine originale, spero comprenda []

Ineluttabile come la morte

10 Gennaio 2019 da Emilio Conti

Come volevasi dimostrare! Dagli, ridagli, gira e rigira alla fine hanno ottenuto quello che fin dall’inizio si erano prefissati. Finalmente dopo tanto penare, soprattutto per i cittadini di Belgioioso, dal 4 marzo del corrente anno avremo la nuova società di raccolta rifiuti. Avete indovinato chi sarà?

Notizia di oggi sulla stampa locale: “Rifiuti, la differenziata cambia da marzo con il nuovo gestore1 e il gestore in questione è, udite udite, la Broni-Stradella Pubblica Srl! Toh, ma una volta non era semplicemente Broni-Stradella Spa? Eh eh queste sono le magie italiane. Come descritto nel loro sito – http://www.bronistradellapubblica.it – questa “nuova” società nasce dalla fusione tra la Broni Stradella Spa e Acaop Spa.  Meraviglia delle meraviglie: due società per azioni che si fondono a formare una SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATA”.  Magnifico!

Dopo questa piccola quisquilia, vorrei rinnovare un quesito che avevo già posto tempo fa: si potrebbe conoscere quanto è costata la partecipazione alla precedente Broni Stradella Spa del Comune di Belgioioso. E, soprattutto, a quanto ammontano gli eventuali dividendi incassati dal nostro Comune?

La risposta cadrà ancora nel vento?

  1. La Provincia PAVESE – pag. 15 – 10.01.2019 []

Fregola referendaria

18 Novembre 2018 da Emilio Conti

Mi scuso subito per il titolo del post, ma mi è venuto quasi d’istinto vedendo quello che stava succedendo su Facebook dove diversi amici postavano entusisti vari commenti sulla bontà e sui vantaggi dell’unione tra i comuni di Belgioioso e Filighera. Mi ricordo, ma non vorrei sbagliare, un solo post contrario all’unione.

Oggi è il fatidico giorno e, vada come vada, sull’argomento ho già detto la mia nel post precedente. Vorrei aggiungere solo due considerazioni.

La prima è che di fronte alle sempre più tenui risorse destinate all’Ente locale Comune nessuno abbia speso una parola sull’abolizione dell’IMU sulla prima casa che un po’ di respiro ad essi concedeva. Una bella battaglia per reintrodurla no? Troppo antipatica agli evasori?

La seconda è: ma tutto ‘sto popò di referendum quanto ci viene a costare? Spero che qualcuno sappia darmi una risposta.

Unione sì, solo vantaggi?

20 Ottobre 2018 da Emilio Conti

Come ormai tutti sappiamo, il prossimo 18 novembre si farà il referendum per approvare l’unione tra i comuni di Belgioioso e Filighera. Subito un’annotazione sulla parola unione il cui uso non mi sembra appropriato trattandosi di due comuni dalle dimensioni demografiche incompatibili: 6201 abitanti Belgioioso, 825 Filighera (un nono di Belgioioso) più di unione bisognerebbe parlare di incorporazione.

Ma al di là di ogni disquisizione semantica vorrei proporre un aspetto che forse non molti hanno colto. Dirò subito che personalmente sono contrario a qualsiasi unione anche perché ho la fortuna di frequentare piuttosto spesso la Francia dove si possono trovare un buon numero di paesini che spesso non superano i 500 abitanti, ma dove in ciascuno trovi il suo municipio con tanto di bandiere francese ed europea (di solito nuovissime). Prevedo già l’obiezione: ma in quello Stato le cose funzionano diversamente che da noi. Al che potrei controbattere: e perché da noi non possiamo farle funzionare come da loro? Per una questione finanziaria? Ma questo è quello che vogliono farvi credere.

Al di là di questa opinione personale c’è un aspetto che mi preoccupa. E’ indubbio che le unioni tra comuni portino significativi vantaggi in modo particolare in termini di rimesse finanziarie e questo a prima vista sarebbe un aspetto positivo. Ma questo vantaggio potrebbe rivelarsi un boomerang perché poi è il modo in cui queste rimesse verranno utilizzate a preoccupare.

Facciamo un esempio. Supponiamo che l’unione tra Belgioioso e Filighera vada in porto. L’anno prossimo si terranno le elezioni locali. Già circolano voci che il Dr. Zucca si presenterà con una sua lista (più che voci un dato di fatto). Supponiamo ancora che la lista Zucca vinca  e che il il suo capolista (Zucca) ridiventi sindaco: secondo voi la cornucopia di finanziamenti che pioveranno sull’Unione come verranno utilizzati? Per sistemare le strade e marciapiedi? Per sistemare la viabilità? Per il sociale? Per il decoro urbano? Tutte domande retoriche. Perché sappiamo tutti dove andranno a finire tutti quei soldi: in quell’idrovora chiamata castello.

Quindi il nodo è su chi gestirà quei soldi. Persone sensate  ed oculate oppure scialacquatori di denaro pubblico per opere inutili se non ad accrescere il proprio ego? Anche se la prospettiva sopra descritta (rielezione di Zucca) non ha molte possibilità di avverarsi (ma mai dire mai) nel dubbio e a scanso di equivoci sarebbe meglio che l’Unione non si facesse. E’ un pericolo che non voglio correre.

Natale 2016

25 Dicembre 2016 da Emilio Conti

Quest’anno, a seguito di una serie di eventi concomitanti, non sono riuscito a preparare la solita rassegna musicale natalizia. Spero di rifarmi per gli auguri dell’anno nuovo. Per adesso accontentatevi di questo classico (che non ho mai pubblicato). Tanti auguri a tutti.

Dopo aver “fatto i conti” ti spezzo pure la rotula. Ma sempre in amicizia

26 Marzo 2016 da Emilio Conti

di Alessandro Robecchi – www.alessandrorobecchi.it

“Domani facciamo i conti” è una a frase che ci siamo sentiti dire tutti almeno una volta nella vita. Da mamma quando perdevamo il quaderno di matematica (correva la seconda elementare, credo), dal compagno di classe, forse persino dall’allenatore quando si batteva la fiacca e si veniva minacciati di dieci giri di campo punitivi. Beata gioventù. Poi, crescendo, “domani facciamo i conti” è una frase che non abbiamo sentito più, perché, da adulti, una simile provocatoria arroganza risulta irricevibile: è una di quelle cose che si dicono ai sottoposti, ai succubi e ai sudditi, una sottolineatura di potere che chi ha il potere veramente non userebbe. Pensare che “domani facciamo i conti” fosse l’esergo, la mirabile premessa, di una discussione interna del Pd mette una certa tenerezza a chiunque sappia vedere il lato B dell’arroganza, cioè la debolezza e l’insicurezza. Ma come al solito, è meglio portarsi avanti col lavoro e analizzare le prossime dichiarazioni programmatiche del presidente del consiglio, che è anche segretario del Pd, che è anche l’ispiratore della soave narrazione corrente. Ecco dunque alcune parole d’ordine che guideranno nei prossimi giorni la discussione nel partito di governo.
Ti rigo la macchina. Posizione moderata e interlocutoria rivolta a chi voglia votare (votare sì, ma anche solo votare) al referendum sulle trivellazioni del 17 aprile. Un referendum indetto tra gli altri da alcuni governatori del Pd sul quale il Pd, senza discussione, ha invitato ad astenersi. Annunciato da una serafica e svaporata dichiarazione della Serracchiani, l’ordine del giorno ha aperto un dibattito nella sinistra del partito: andare il taxi, a piedi, o non andare?
Ti metto la trielina nello spritz. Amichevole avvertimento a chi, a sinistra, sta valutando l’ipotesi di non votare i candidati renzisti alle imminenti amministrative. Non si tratta di una minaccia, certo, ma di una forma di pressione politica del tutto legittima della maggioranza del partito rispetto ad elementi fastidiosamente dissidenti. Si spera, con questo argomento denso di sostanza politica, di allineare la minoranza ai voleri della segreteria, vogliosa di ripianare con un sorriso il dibattito interno.
Ti abbandono in autostrada. Altra parola d’ordine per il sereno e costruttivo confronto interno al Pd. Gli hashtag consigliati dai guru della comunicazione per sostenere questo volonteroso invito al dialogo sono #luridigufi, #tisputo e #cosedigulag, parole distensive che dovrebbero – secondo le intenzioni del segretario – invogliare gli elettori riottosi o perplessi a sostenere convinti la segreteria. I membri della minoranza interna valutano l’apertura, apprezzano l’ammorbidirsi del toni e lodano la volontà di mediazione, ma ancora non si fidano del tutto.
Ti rompo una rotula. Finalmente un ordine del giorno della segreteria Pd che dichiara apertamente la voglia di confronto sereno e pacato con la minoranza. Dedicato a chi, all’interno del Pd, storce un po’ il naso per le vicende della famiglia Boschi, per l’accusa di bancarotta fraudolenta al padre della ministra diventato vicepresidente di banca dopo che lei è diventata ministra, una bizzarra coincidenza. Per la discussione, i tempi sono stati severamente contingentati, tutti potranno parlare per tre minuti, ma i membri della segreteria più vicini al premier potranno farlo utilizzando una mazza da baseball. La minoranza interna accetta in dibattito munita di vistose ginocchiere in ghisa.
Al termine di queste articolate discussioni, la direzione del Pd incassa il voto favorevole dei suoi membri e si rivolge alla sinistra interna, di cui ha bisogno per Sala a Milano, Giachetti a Roma e Valente a Napoli, con un appello che distende il clima e rasserena gli animi: “Siamo tutti una grande famiglia, vero, bastardi?”.