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Giuda, il dilettante!

27 Luglio 2008 da Emilio Conti

L’ho già detto diverse volte e lo ripeto anche adesso: non riesco proprio ad abituarmi a certe volgarità e ai trucchetti da illusionisti di infima categoria. Spero sempre che qualcuno abbia un sussulto di dignità, uno scatto etico. Niente da fare, anche nei più piccoli comuni la politica si riduce a puro affarismo.

Certe volte invidio il cinismo di bsìa che gli permette di essere sempre un passo più avanti di tutti, me compreso, e di intuire in modo quasi matematico quelli che saranno gli sviluppi di un determinato evento. Sto pensando, in questo momento, al suo commento al mio post Ex Dolma atto II dove criticavo aspramente una dichiarazione del nostro sindaco. Il commento di bsìa si concludeva, a proposito dell’arroganza della risposta, testualmente con le seguenti parole: “A meno che non ci sia sotto dell’altro. Staremo a vedere”. Quando gli chiesi una spiegazione per una frase così sibillina, ricevetti questa risposta:” Caro Emilio, una risposta simile ha un’unica spiegazione: lui (riferito al nostro sindaco [N.d.R.]) ha già speso la sua parola con la Goodman e non può permettersi di fare retromarcia. Solo non si aspettava una reazione simile da parte delle opposizioni e questo l’ha fatto andare fuori dai gangheri. Non facciamoci molte illusioni, la riqualificazione dell’area ad opera della Goodman si farà e ci metteranno, pure, tutti i prodotti chimici che vorranno. Mi ci gioco le p…e!”

Tutto questo mi è venuto in mente dopo la raffica di articoli apparsi su La Provincia PAVESE dei giorni 22 e 25 luglio 2008, un vero e proprio attacco in forze alle opposizioni che, però, ha avuto come esito quello di scoprire, finalmente, le carte e di confermare non solo quello che bsìa aveva ampiamente previsto, ma anche la “poca trasparenza” che ha accompagnato tutta l’operazione Ex Dolma. Vedo di spiegarmi meglio.

Il giorno 7 luglio 2008 su il Punto appare un articolo dal titolo “Ex Dolma, il sindaco non ci convince” in cui il nostro sindaco afferma testualmente (le sottolineature sono mie): “[…] Probabilmente non capiscono (riferito alle opposizioni [N.d.R.]), con le loro polemiche, di compromettere un puro dialogo aperto da una società che di definitivo non ha ancora nulla […]” con ciò affermando che nulla è stato ancora stabilito e che si sta facendo della polemica su una semplice ipotesi. Lo stesso concetto viene ribadito nell’articolo dal titolo “Belgioioso, per il caso dell’ex Dolma la minoranza vuole un referendum” apparso sei giorni dopo su La Provincia PAVESE del 13 luglio 2008 dove Zucca afferma ancora una volta (la sottolineatura è sempre mia): “[…] Stiamo discutendo di semplici ipotesi: non sappiamo neppure se l’area in questione verrà davvero venduta. […]” Non solo, quindi, si conferma che di definitivo non c’è ancora nulla, ma addirittura si mette in dubbio che l’area sia già stata acquistata!

Sembrerebbe, quindi, che fino al 21 luglio di quest’anno, tutto sia ancora in una fase valutativa, senonché il giorno dopo, 22 luglio 2008, (solo nove giorni dopo l’ultima smentita del nostro sindaco) La Provincia PAVESE titola: “Ex Dolma, ecco cosa diventerà” in cui, preannunciando un incontro richiesto dalla stessa Goodman (perché costoro sentono l’urgenza di un incontro?), vengono finalmente svelati i progetti sull’area ex Dolma: oltre alle costruzioni esistenti la realizzazione di sei costruzioni multifunzionali di circa dodicimila metri quadrati più un’ulteriore palazzina di quattromila metri quadrati. Si scopre inoltre che le linee guida erano già a conoscenza del Prof. Zucca dal febbraio 2008 e che nel maggio 2008 la Goodman aveva avanzato l’ulteriore richiesta di innalzamento al 60% del coefficiente di copertura (si può costruire fino a 600 metri per ogni mille metri quadrati di superficie). In sostanza si sta affermando che l’area ex Dolma verrà trasformata in un mostro edilizio.
Il 25 luglio 2008, sempre La Provincia PAVESE nell’articolo “A dicembre nascerà il Tekno Park” ci relaziona sull’incontro voluto dalla Goodman da cui si apprende che:

a) il 15 dicembre è prevista l’inaugurazione del primo fabbricato e del primo blocco di uffici;
b) la manager della Goodman, che risponde al nome di Caterina Penati (che cognome evocativo!), ha richiesto di poter stoccare materiale chimico normato dal D.L. 334/99, ma solo, forse, per lacche per capelli o vernici (sic);
c) sorpresa!! L’area è stata acquistata.

Conclusione: di fronte a quanto riportato dalla stampa, è dunque evidente che tutto ormai era stato stabilito (bravo bsìa) e che il nostro sindaco (ma anche il Sig. Di Giacomo che scrive lettere indignate alla stampa locale – e mi risulta altrettanto difficile da credere che tutti gli altri consiglieri di maggioranza non ne fossero a conoscenza) ha mentito spudoratamente ai cittadini di Belgioioso continuando ad affermare, fino al 21 luglio di quest’anno, che non vi era niente di definitivo e che si trattava di semplice ipotesi. Adesso tenterà di rifilarci la panzana che tutto questo servirà per la costruzione della tangenziale: ma con 120.000 euro (questa è la cifra promessa dalla Goodman) fai fatica a comperare un bilocale. Forse ci comprerà la vernice per la segnaletica orizzontale dell’ipotetica tangenziale (che, ovviamente, verrà immagazzinata nel Tekno park in attesa che venga costruita).

Unica nota positiva in questo marasma lo scetticismo espresso dai sindacati sui fatidici 200 posti di lavoro. Loro, i sindacati, mica li prendi in giro tanto facilmente!

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