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27 Gennaio 1945: si aprirono i cancelli di Auschwitz

26 Gennaio 2010 da sgur_di_tri

Il 27 gennaio è stato dichiarato il “Giorno della memoria”, a ricordo di quel 27 gennaio 1945, in cui i soldati dell’Armata Rossa aprirono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, scoprendo quello che tanti in Occidente sospettavano, e cioè l’assassinio programmato del popolo ebraico (e non solo), e anche noi del blog vogliamo ricordare quella data.

Molte manifestazioni si svolgono oggi in tutto il mondo, per non dimenticare quello che è successo. Ma oltre che ricordare, crediamo sia importante anche capire il perché di quell’epilogo, il perché si è arrivati a tanto. E per farlo, non possiamo fare altro che leggere quei libri che ricercano e analizzano le ragioni storiche del sentimento di avversione e ostilità nei confronti degli ebrei.

Di libri che trattano questo argomento ce ne sono tanti. Da parte mia suggerisco la lettura di due libri di Leon Poliakov, storico e filosofo francese di origine russa, che ha dedicato tutta la sua vita ad approfondire questo oscuro aspetto della storia. Due libri, secondo me fondamentali, perché scritti sulla base di una vastissima documentazione.

Storia dell’antisemitismo – Sansoni Editore. 2004. (2a edizione)

In questa opera monumentale in quattro volumi, Poliakov narra la storia degli ebrei e delle innumerevoli persecuzioni che dovettero subire, a partire dalla diaspora ai tempi della distruzione di Gerusalemme fino ai giorni nostri. Un esempio di sintesi storica e chiarezza espositiva.

Il mito ariano – Rizzoli Editore. 1999 (2a edizione)

Con questo libro, invece, Poliakov, utilizzando l’antropologia, la sociologia e la psicanalisi, scava a fondo nel processo di formazione dei miti dell’origine ariana e percorre la storia di questo delirio fino a giungere alla seconda guerra mondiale.

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Scrive Poliakov, di fronte alla storia dell’antisemitismo:

“Se in un paese cristiano c’è bisogno di lottare con tanta ferocia per la purezza della fede, questa fede deve essere molto vacillante.”

“Scrivere la storia dell’antisemitismo vuol dire scrivere la storia di una persecuzione avvenuta all’interno della società occidentale.”

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Leon Poliakov (1910-1997) nato a Leningrado, ma trasferitosi con la famiglia a Parigi nel 1920, studiò legge e si dedicò anche al giornalismo. Nel 1945 fu chiamato come esperto al Processo di Norimberga contro i criminali nazisti, ed è stato fra i fondatori del Centro di documentazione ebraica di Parigi. Oltre ai libri citati scrisse anche: “Il nazismo e lo sterminio degli ebrei” (1955), “Dall’antisionismo all’antisemitismo” (1971), “I samaritani” (1994).

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