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Dalle parole ai fatti?

7 Dicembre 2010 da sgur_di_tri

Si arriverà veramente, come “minacciato” dal Sindaco di Belgioioso, Prof. Zucca, a limitare la circolazione al traffico pesante sulla Provinciale 234, nel tratto che “taglia“ il Comune di Belgioioso, dalle 20 alle 71 ?

Si passerà sul serio dalle parole ai fatti? E allora ci siamo chiesti: cosa comporterebbe sul piano pratico una decisione di questo tipo? Come verrebbe resa operativa?

E così, dopo una breve ricerca abbiamo scoperto che, per casi del genere, ci si deve riferire, oltre agli Artt. 6 e 7 del “Codice della strada”, anche alla Circolare n. 62 del Ministero dei Lavori Pubblici del 5 agosto 1993 (“Limitazioni della circolazione dei mezzi pesanti fuori ed in attraversamento dei centri abitati), la quale fornisce alle Autorità competenti in materia (Prefetto, Sindaco e, nel nostro caso, Provincia in quanto Ente proprietario della strada) direttive concrete sulle decisioni da prendere.  Vediamone insieme alcuni aspetti.

La prima cosa da fare in questi casi dovrebbe essere quella di definire gli eventuali percorsi alternativi, nonché quella di valutare attentamente l’impatto che questi percorsi avrebbero su tutto il territorio circostante ed in particolare sui Comuni limitrofi. Occorre verificare inoltre come la decisione influisca “sulle attività economiche che si svolgono sia in ambito locale sia in un più ampio contesto territoriale”, avuto presente che “le soluzioni dovranno essere concordate con le amministrazioni locali competenti, sentite anche le associazioni di categorie interessate.”.

La seconda cosa sarebbe quella di definire i criteri di individuazione esatta dei mezzi pesanti da sottoporre a limitazione, escludendo, ad esempio, i mezzi che dimostrino di avere origine o destinazione in paese, i mezzi militari, quelli per trasporto carburanti, per spurgo, ecc.

Un altro aspetto riguarderebbe la cartellonistica da “piazzare” sulle principali strade che immettono in paese (nel nostro caso: da Pavia, da Filighera, da Corteolona, da Torre de Negri e da Santa Margherita), nonché stabilire adeguate aree di parcheggio.

Prima di rendere operativo un simile divieto, occorrerebbe poi darne preventiva informazione alla polizia stradale e agli organi di informazione (CCISS, stampa locale, mezzi di comunicazione), nonché alle associazioni regionali di categoria degli autotrasportatori, ecc. E altro ancora….

Infine, si renderebbe necessaria la presenza della polizia urbana nelle ore del divieto, per gestire le criticità e i casi particolari (mezzi per trasporti urgenti, trasporti eccezionali, ecc.), nonché, secondo me, la costituzione di una cabina di regia per monitorare il tutto!

A questo punto, non trovate anche voi che sia un’operazione abbastanza complessa da ponderare attentamente prima di essere avviata, valutandone costi e benefici e ricercando, se esistono, eventuali altre soluzioni alternative?

Per cui torniamo alla domanda iniziale: si passerà veramente dalle parole ai fatti? Staremo a vedere!

  1. Vedi La Provincia PAVESE del 3.12.2010 []

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