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Denver

1 Settembre 2008 da brain50

Che dire, non mi ritengo una super-ignorante  in geografia ma prima di scrivere ho voluto verificare bene dove fosse questa “Denver”. Nulla di eccezionale, è esattamente al centro degli Stati Uniti nello stato del Colorado e se dalla città guardi ad Ovest si gode lo spettacolo delle Montagne Rocciose (mai stata, ma il solo pensiero di poterle vedere mi mette agitazione).

Naturalmente l’introduzione su Denver è collegata a quanto sta accadendo laggiù in questi giorni  ovvero la convention dei Democratici.

Qualche tempo fa avevo scritto sul blog che avrei parlato di Hillary Clinton ed ora eccomi qua.

Ero quasi certa che non avrebbe potuto continuare la sua battaglia con Obama alla carica della presidenza degli Stati Uniti ed i motivi  secondo me non erano moltissimi, ed esattamente:

1) pur essendo donna famosa di suo con grande carisma, avvocato di fama internazionale, grande mastina, che è riuscita a superare a testa alta la figura planetaria che gli ha fatto fare il marito Bill…eppure ciò nonostante non è riuscita a staccarsi dalla figura del marito (tuttora molto ingombrante) e non ha avuto il coraggio di presentarsi per quella che veramente è: Hillary Rodham.
In una circostanza del genere di così grande spessore doveva relegare Bill ad una semplice figura maschile di presenza e non coprire le proprie origini con la convinzione che il nome Clinton (politicamente ancora molto pesante nella politica americana) potesse aprirle le porte della Casa Bianca.
Bill non è stato male come presidente ma la vittoria di Hillary avrebbe voluto certamente dire portarsi appresso il caro marito che, come tutti i lupi, avrebbe perso il pelo ma non il vizio ed avrebbe anche  condizionato le decisioni della moglie.

N.B. Anche in Italia abbiamo donne che anche se separate non prescindono dal nome del marito…alcune di loro in effetti se non si presentassero con il cognome acquisito probabilmente non sarebbero proprio nessuno…..

2) Non avrebbe vinto in quanto donna, nonostante in USA regni il più grande matriarcato che si conosca.  Non tutta la popolazione è matura per un passo simile

3) nelle sue prime apparizioni pubbliche dichiarò che mai e poi mai si sarebbe fatta aiutare dalla famiglia in questa sua scalata. Dopo neppure un mese ecco la figlia Chelsea che fa propaganda per la madre all’interno delle scuole, poi è stata reclutata anche la mamma ed alla convention Chelsea ha introdotto la madre come “hero” della sua vita.

A sentire il discorso di Hillary sembrava di leggere il nostro libro Cuore: altruismi, preoccupazioni per i più deboli, esasperati romanticismi femminili legati alla famiglia con Bill che veniva inquadrato ogni tre per due e che aveva la faccia di quello che diceva a se stesso: “C….o quante cose intelligenti sa dire mia moglie!!!!!!” Hum Hum…..

Belle tutte queste americanate, anche la presenza del vecchio leone Ted Kennedy che nonostante la malattia si sia aggrappato al leggio per sostenere l’afroamericano Obama. Non si finisce di imparare altre culture ed altri modi di vivere la vita.

Ecco, appunto, Obama, che ne sarà di lui???? Riuscirà ad arrivare alla Casa Bianca e, in caso affermativo, riuscirà a governare in tranquillità??? Non è un caso che in America se uno non ti piace gli fanno un agguato (di cui poi non si saprà mai chi è stato il vero colpevole – quasi come in Italia) ed ecco sorgere dalla ceneri del presidente a new president.

Inoltre ho visto che due paladini della nostra politica nazionale erano presenti a questa convention: Rutelli (tirato fuori dalla naftalina dopo l’ultimo insuccesso elettorale) e Veltroni.

La prima cosa che mi sono chiesta è stata: ma l’abbiamo pagato noi il viaggio e la permanenza di questi due signori? Speriamo che almeno capiscano bene l’inglese altrimenti…..quanti danè trai via par gnient…………………

Alla fine della mia esternazione statunitense rimango anch’io in attesa, come i signori della minoranza, di una replica alle interessanti interpellanze da loro presentate.

Speriamo che abbiamo un seguito perché tutti i cittadini devono sapere.

ciau

 

P.S.  So che parlare di USA per noi che abitiamo qui nella nostra bassa padana piena di zanzare  può sembrare un controsenso soprattutto in un momento come questo, ma la globalità della nostra vita ci obbliga a tenere d’occhio un po’ tutto quello che ci succede intorno perché, ci piaccia o no, siamo sempre più o meno coinvolti

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