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Che lo S-forza sia con noi!

6 Gennaio 2010 da sgur_di_tri

All’interno del Castello di Belgioioso si sarebbero trovati resti di una torre sforzesca! Tanta era l’enfasi che traspariva da un articolo che la stampa locale nei giorni scorsi ha dedicato a questo fatto (“Il castello svela i suoi tesori” così titolava, e poi “Se i rilievi scientifici confermassero che la struttura risale agli Sforza, si dovrà riscrivere la storia di questo castello”, addirittura!), che ho pensato a chissà quali scoperte.  E poi invece ci troveremmo di fronte ai resti di una torre che non si sa ancora se di epoca viscontea o sforzesca.

Se anche fosse sforzesca, non vedo la singolarità del reperto, che non giustificherebbe, secondo me, tanta meraviglia, dal momento che gli Sforza succedettero ai Visconti nel predominio del Ducato di Milano (e quindi anche delle terre pavesi, ed è storicamente accertato che il Castello di Belgioioso esisteva già all’epoca dei Visconti). Si tratta molto prosaicamente di vedere quale forma avesse avuto in origine il Castello, e quali rimaneggiamenti abbia subìto nel corso del tempo (specialmente tra il 1600 ed il 1700), per giungere alla definitiva sistemazione della facciata con il prospiciente ampio giardino, come oggi la ammiriamo.

Va bene che siamo nell’era dell’”incrediiibbbile” (nevica in Gennaio: è incredibile!, fa caldo ad Agosto: è incredibile! Per me sarebbe incredibile, cioè da non credere, il contrario), ma tant’è. Aspettiamo quindi pazienti il prossimo ritrovamento (e il conseguente articolo).

Dare un rilievo così alla scoperta dei resti di una presunta “torre sforzesca”, mi è sembrato più che altro un aggancio (tipica modalità della “politica dell’annuncio”) per introdurre l’argomento di un prossimo (non si sa esattamente quando) intervento di ristrutturazione di una parte del Castello, per un costo di 700mila euro (di cui – non dimentichiamolo – ben 300mila euro sono completamente a carico del Comune di Belgioioso, e quindi dei contribuenti belgioiosini). Argomento sensibile questo, che è già stato trattato (e continua ad esserlo anche in questi giorni) sul blog, e su cui si avrà sicuramente modo di ritornare a parlare anche nel prossimo futuro.

P.S.  Per il titolo del post mi sono ispirato all’ormai mitico film di Mel Brooks “Balle spaziali”, di cui potete gustare qui una esilarante scenetta.

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