Too Cool for Internet Explorer

Anch’io ho la mia ricerca: le copie omosessuali non vincono mai al lotto

27 Agosto 2015 da Emilio Conti

di Alessandro Robecchi – www.alessandrorobecchi.it

Solenne promessa: non parlerò del meeting di Rimini, di Cl, degli applausi a Renzi. Cioè, volendolo fare basterebbe fotocopiare gli articoli degli ultimi anni, forse degli ultimi secoli, visto che l’attività prevalente nel noto festival di misticismo&affari è battere le mani. Lì sono stati applauditi, e salutati come salvatori della patria, tutti, ma proprio tutti: Berlusconi e Monti, Formigoni e Renzi, il commissario Basettoni, Odoacre re degli eruli (V secolo d.C), protomartiri, alpinisti, guidatori di carrozze, economisti, gente che fa il cubo di Rubik in sei secondi. Si presentasse Tom Cruise vestito da alpino: applausi. Comparisse Balotelli: ovazione. Dunque niente, farò obiezione di coscienza, almeno fino a quando (speriamo mai, eh!) non verrà ospitato al meeting qualche Califfo dello Stato Islamico: battimani sfrenato, perché dopotutto anche lui è molto religioso. E va bene: è il segnale che a quelli lì, tanto devoti, il mondo va bene così com’è, basta che uno comandi qualcosa, dall’economia planetaria alla municipalizzata, e loro sono contenti, e lo appoggiano convinti.
Ma quest’anno il Meeting di Rimini ha presentato – subito nascosto e scopato sotto il tappeto – anche un siparietto satirico di discreto impatto. Protagonista e capocomico, il predicatore domenicano Giorgio Carbone, quello che ha citato una ricerca danese secondo cui le coppie omosessuali hanno più problemi cardiovascolari rispetto alle coppie etero. Molto divertente. Va detto che nel timore – anzi nella certezza – che il pubblico ciellino applaudisse anche lui, l’organizzazione è corsa ai ripari e gli ha vietato ulteriori spettacoli. Peccato. Dunque lasciatemi protestare vibratamente contro questa censura: non si interrompe un’emozione! In altre affollate riunioni di devotissimi, chissà, padre Carbone avrebbe forse illustrato uno studio dell’università di Tubinga (i gay non vincono al lotto) o un dotto trattato di qualche ateneo del Wisconsin (i rapporti prematrimoniali sono dannosi per il menisco). Insomma, a Rimini resta la noia degli applausi scontati e viene vietato il garrulo buonumore del teatro dell’assurdo, e questo è male. Si aggiunga una notazione, per così dire, di natura mediatica: non ci aspettavamo da religiosi così studiosi e colti il ricorso al noto trucchetto della “ricerca”. Ma sì, quella cosa che serve a fare titoli ad effetto e a guadagnare clic nelle colonnine a destra dei giornali online. Il trucco è semplice: si cita una ricerca, un’università a caso, un pool di studiosi, un nome roboante, e gli si attribuisce qualcosa di grandiosamente insensato. Chi mangia funghi è portato per la matematica. Gli zoppi ce l’hanno grosso. Le bionde tradiscono più spesso. Eccetera eccetera. Il resto è affidato alla morbosità (o al dadaismo) del lettore, che clicca e ride. E’ un trucco recentemente tracimato nei talk show e nel dibattito politico: chi è a corto di argomenti butta lì i risultati di una fantomatica ricerca, tipo: secondo prestigiosi ricercatori di Uppsala bisogna tagliare la sanità. Argomento inattaccabile, soprattutto per il fatto che tutto resta in superficie, e qualcuno che si va a leggere la fantomatica ricerca non c’è mai (che due palle! Ammesso che esista, sarà in inglese, lunga, coi grafici… mah, facciamo a fidarci che si fa prima). Stupisce dunque che religiosi tanto rigorosi e studiosi (hanno persino una casa editrice) si pieghino a certi trucchetti così banali, ma spiace comunque per la censura a padre Carbone e ai suoi fratelli. Male, molto male. Sarebbe stato meglio un bel dibattito pubblico, magari dal titolo “Dice una ricerca paraguaiana che siano tutti molto stupidi e in malafede”. Ospiti illustri, disquisizioni, ispirati interventi, qualche preghiera. Ah, e poi – dimenticavo – applauso finale con standing ovation.

Rifiuti

19 Agosto 2015 da Emilio Conti

Solo da poco sono venuto a conoscenza della risposta del sindaco del comune di Filighera, Alessandro Pettinari, a un’interpellanza fatta dal gruppo consiliare “Il Portone – Per il nostro Paese”.1 Tale risposta, che invito i frequentatori del blog a leggere qui, pur essendo, per ovvie ragioni, piuttosto lunga e articolata, è di una chiarezza assoluta e riepiloga magistralmente l’affaire rifiuti che da anni, ormai, sta tenendo colpevolmente, a mio avviso, in scacco il servizio di raccolta rifiuti di diversi comuni, il nostro compreso.

Di questa vicenda se n’era occupato anche questo blog con un post del nostro bsìa dal titolo Se due milioni vi sembran pochi. Titolo errato, a seguito dell’articolo a cui faceva riferimento apparso sulla stampa locale che parlava, appunto, di due milioni. Dal documento risulta, infatti, che non di due milioni sia la richiesta della Pizzamiglio in caso di mancata ottemperanza a quanto stabilito dalla giustizia, bensì di euro 4.515.000,00 (quattromolionicinquecentoquindicimila). Il titolo del post andrebbe modificato in “Se quattro milioni e mezzo vi sembran pochi”!

Questo è solo uno dei punti importanti che emergono dalla lettura del documento. Ne vorrei sottolineare alcuni altri. Innanzitutto che anche la precedente amministrazione di Filighera (Pernice) aveva invitato l’Unione di Comuni Lombarda Terre Viscontee – Basso Pavese ad attuare quanto disposto dalla sentenza del TAR questo, e siamo al secondo punto, per evitare danni patrimoniali (leggi indennizzi) che la mancata attuazione della sentenza può arrecare ai Comuni coinvolti. Concetto chiaramente ribadito dall’attuale amministrazione che farà di tutto per non essere coinvolta nei danni per le decisioni prese da altri. Ma i punti interessanti sono anche molti altri come la puntuale cronistoria della vicenda.

Nell’invitare, quindi, a leggere attentamente il documento voglio infine sottolineare il comportamento di un’amministrazione attenta agli interessi dei propri cittadini, comportamento che, purtroppo, mi è molto difficile riscontrare nella nostra, tutta intenta ai “frizzi e lazzi” e che rischia, proprio a seguito della sua pervicace “testardaggine” (come sottolineato anche da bsìa), di costarci molto cara.

  1. Grazie Moraschini []

Bsiàte – ottantacinquesima puntata

13 Agosto 2015 da bsìa

Notizia: “Tassa di soggiorno – Belgioioso capofila” L’assessore Fabio Zucca: «Questa è una città turistica»1

Commenti: 1 – Capofila de che?? 2 – Sarebbe meglio che qualcuno la smettesse di fagocitarsi di bagna cauda a cena. Città turistica … uhaahahahah 👿

  1. La Provincia PAVESE – 12.08.2015 – pag. 16 []

Belgioioso, i suoi musei e il mitico turista dell’Expo

10 Agosto 2015 da sgur_di_tri

Nota dell’amministratore del blog
Questo post è stato inviato il 30 luglio scorso, purtroppo, a causa di motivi tecnici,1 mi era impedito l’accesso al sito. Di conseguenza ho potuto visionare solo oggi il post che segue. Me ne scuso con chi ci segue e con l’autore.

Nella serata di Mercoledì 22 luglio 2015, in una sala del castello di Belgioioso è stato inaugurato il “Museo multimediale sui Visconti”, che è andato ad aggiungersi all’altro museo già da qualche tempo presente in città, il noto e frequentatissimo “Ecomuseo”, fiore all’occhiello dell’amministrazione viscontea .

Il museo sui Visconti rientra nel progetto di un itinerario turistico-culturale per Expo 2015, chiamato “Tra Castelli Viscontei e Musei”, che ha coinvolto quattro Comuni (Belgioioso, Stradella, Montecalvo Versiggia e Zavattarello). Il costo complessivo dell’intero progetto è di 395.000 Euro (vedi qui), e il contributo assegnato dalla Regione Lombardia è di 251.901 Euro.2

In particolare, per quanto riguarda i soldi spesi per il museo dei Visconti, spulciando l’Albo Pretorio, scopriamo che sull’argomento ci sono due determine emesse dal Comune di Belgioioso, la prima è la n. 409 del 22.12.2014 (vedi qui) e la seconda è n. 99 del 27.6.2015 (vedi qui). Fatevi da voi i calcoli degli eurini usciti dalle casse comunali!

L’inaugurazione del museo è avvenuta in pompa magna (con relativo rinfresco), alla presenza, pensate, di un assessore e di un consigliere regionale, del presidente della provincia di Pavia, di alcuni sindaci, di diversi amministratori locali, più numerosi ospiti.

E allora, come potete immaginare, le domande “fioccano” numerose. La prima è molto semplice: perché l’amministrazione comunale di Belgioioso, che si dichiara molto attenta alla cultura “viscontea” del territorio, nel suo sito internet non fa il minimo cenno a questo importante museo dedicato ai Visconti?

Ma andiamo oltre, e con la seconda domanda veniamo al sodo: cosa offre ai visitatori il museo multimediale dedicato ai Visconti?

Ecco quanto si legge dal depliant di presentazione del museo visconteo:L’unico centro di documentazione al mondo sui Visconti, un accattivante allestimento multimediale e interattivo per grandi e piccoli per conoscere da vicino Galeazzo II e i suoi successori.

Ergo, non ci sono cimeli storici, né armature d’epoca, né opere d’arte medievali o documenti antichi da visionare, niente di tutto questo, ma solo bei monitor su cui scorrono filmati e immagini (per avere un’idea dell’impostazione della sala vedi qui).

Per farla breve, il primo museo multimediale dedicato ai Visconti è stato realizzato in funzione dell’arrivo nelle terre viscontee del “turista dell’Expo 2015”; e qui ci “scappa” prorompente l’ennesima domanda: ma esiste davvero il “turista dell’Expo”?

Non so cosa ne pensate voi, ma io credo che il “turista dell’Expo” sia un personaggio mitologico, cui sono stati attribuiti poteri taumaturgici: il suo giungere fra noi, si dice, porterebbe prosperità e abbondanza!

Personalmente però di “turisti dell’Expo 2015” aggirarsi dalle nostre parti, io non ne ho ancora visto uno! Ragion per cui, lancio un appello ai frequentatori del blog: se per caso doveste vedere qualche “turista dell’Expo 2015” vagare nelle terre viscontee, segnalatecelo noi pubblicheremo senz’altro l’immagine che ci invierete! Grazie.

*****

Sarebbe interessante sapere quanti turisti visiteranno il “Museo multimediale dei Visconti” da qui alla fine anno, come altrettanto interessante sarebbe sapere il numero dei visitatori dell’Ecomuseo da quando è stato aperto nel 2012. Dati che credo non conosceremo mai!

  1. Per chi se ne intende, cambio della versione PHP da parte del server senza averne dato notizia []
  2. Per chi volesse saperne di più del progetto, può leggersi il bel articolo della “Provincia Pavese” del 28 luglio scorso intitolatoViaggio fra castelli e musei, che spiega in sintesi gli interventi effettuati presso i quattro Comuni – vedi qui []