Too Cool for Internet Explorer

“Italiano medio”

29 Gennaio 2015 da sgur_di_tri

Si sa: l’uomo vive la sua vita terrena in costante rapporto tra corpo e mente, e con il termine “mente”, mi riferisco alla funzione tipica del cervello umano, in particolare alla coscienza di sé.

Lo sappiamo tutti che il Buon Dio ha dotato il genere umano di un cervello che gli ha consentito, nel corso dei millenni di diventare il padrone del mondo.

Detto questo, la domanda da porci (non nel senso di maiali) è questa: gli uomini di oggi (e gli italiani in particolare) hanno imparato ad usare bene il loro cervello?

La risposta a questa domanda credo stia nel film “Italiano medio” del grande “Maccio Capatonda”, in uscita in questi giorni. Potete vedere il trailer del film cliccando sul titolo in giallo.

Bsiàte – ottantaduesima puntata

24 Gennaio 2015 da bsìa

Notizia: “Dove collocare l’autovelox politici divisi a Belgioioso”1

Commento: pare che ci si stia accapigliando sul dove collocare l’autovelox scippato a Linarolo. Una proposta vorrei farla anch’io: piazziamolo davanti al palazzo comunale in modo che misuri la velocità con cui vengono sparate certe cazzate. 😈 

  1. La Provincia PAVESE – 24.01.2015 – pag. 19 []

Non tutta, solo un pezzettino!

19 Gennaio 2015 da bsìa

Orbene, pare che la rivolta del “commerciante” sia riuscita, ma solo in parte, a far recedere l’attuale amministrazione dal progetto di pedonalizzare la piazza principale del paese.1 Tanto per non far vedere che l’amministrazione l’ha preso nel c…. lisca, adesso affermano che, però, un pezzettino la pedonalizzeranno. Un cicinin! :mrgreen: Il nostro super eroe, al secolo Ciancioman, ha sproloquiato da par suo – è o non è un super eroe? – affermando che la maggioranza dei belgioiosini si era dichiarata, tramite questionario 😯 (che, a quanto risulta, nessuno ha visto), favorevole alla chiusura alle automobili. E’ pur vero che la piazza non appartiene ai commercianti che in essa hanno la loro attività, ma a tutti i cittadini del paesello. Noto, ancora una volta, che l’amministrazione comunale, e non voglio entrare nel merito, sembra piegarsi alla volontà di una minoranza. Minoranza, non la stessa ovviamente, che qualche annetto fa si era opposta alla realizzazione della tangenziale, con il bel risultato di traffico che abbiamo sotto i nostri occhi. E nei polmoni. Rimane comunque il fatto che pedonalizzare una piazza dove lungo un suo lato passa una caterva di traffico non mi sembra molto intelligente. Per non parlare dei costi.

Ad illustrazione dell’articolo c’è la foto della nostra piazza e del nostro sindaco. L’unica nota positiva (la foto del sindaco) della neonata amministrazione. Un volto carino, ancora però con una frequenza piuttosto bassa (consiglierei alla stampa locale una più frequente pubblicazione), al posto di un volto bruttissimo e “urtantemente” antipatico. Che però non demorde. Oggi infatti una sua foto – dell’ex monarca attualmente nominato gabelliere del reame – appare nell’articolo  “Asilo nuovo già bocciato «E’ antiquato e costoso»“.2 Ma stavolta la foto è, secondo il mio modestissimo parere, molto azzeccata: lo ritrae in un cesso! Io, se fossi in lui, protesterei vibratamente per un tale affronto alla sua immagine! 😆

  1. Belgioioso, il dietrofront sulla piazza pedonalizzata” – La Provincia PAVESE – 18.01.2015 – pag. 15 []
  2. La Provincia PAVESE – 19.01.2015 – pag. 12 []

Tra un imam e un sacerdote non c’è più spazio per gli atei

15 Gennaio 2015 da Emilio Conti

di Alessandro Robecchi – www.alessandrorobecchi.it

Gli eventi storici hanno i loro piccoli dettagli. Così vorrei ringraziare il sindaco di Parigi, madame Anne Hidalgo, o chi per lei, per certi cartelli stradali – quelli con gli avvisi di servizio agli automobilisti  – scritti nell’ormai irrinunciabile formula del “je suis”. “Je suis”… ebreo, musulmano, cristiano, poliziotto eccetera eccetera e anche, per una volta, “ateo”. Ecco, grazie. Che a ricordare questa minoranza (?) di senzadio per scelta sia la città che ha insegnato il laicismo a tutti mi pare giusto. E un po’ meno giusto mi pare invece la voce degli atei non si senta praticamente mai. Mentre Parigi e la Francia facevano qualcosa di storico, gridando slogan come “Li-berté d’ex-pression”, qui da noi ci beccavamo Salvini in heavy rotation come la canzone regina, per una volta de-felpizzato ma stoico come un fachiro a recitare il repertorio.
Vespa col mitra in mano, ci ha dato qualche soddisfazione, per il resto, dibattito fiacco e molta polvere sull’Islam, soprattutto da destra (i soliti delicati titoli di Libero e il Giornale) e alcuni interessanti interventi su religione e democrazia, religione e gente che ammazza altra gente, religione e crisi economica, religione e fanatismo. In sostanza un enorme, un po’ informe, dibattito sul laicismo senza che mai (o molto raramente) si sentisse pronunciare questa parola e senza che mai qualcuno si alzi a dire che c’è pure caso che Dio non esista.
Si sa che i vegetariani non guardano le vetrine delle macellerie, e così sarà difficile per un ateo comprendere fino in fondo i sottili distinguo e i grandi dogmi delle religioni, delle loro correnti, sfumature, sette, apparati, schegge impazzite, predicatori e propagandisti. Certo è – anche per gli atei – che questa faccenda di Dio ha mille sfaccettature. Lungo le freeweay americane è tutto un  fiorire di cartelli contro il darwinismo, o un indicare numeri di telefono: “Chiama Gesù, lui ha la risposta”, per non dire degli adesivi sui paraurti tipo: “Gesù ha detto che non devi tamponarmi”. Poi ci sarebbero altri dei, più o meno cattivi, o descritti come molto cattivi da chi agisce in loro nome. Poi ci sarebbe il grande dibattito su Bibbia, Corano e testi sacri: cosa c’è scritto veramente, come va interpretato, come va letto storicamente. Un ateo osserva tutto questo un po’ costernato, da fuori, come assistendo a un folle spettacolo in cui la fede in Dio oscilla da “fammi vincere a bigliardino” a imbottire i bambini di tritolo, e probabilmente ciò rafforza il suo scetticismo. Quando gli autori di Charlie Hebdo parlano di “Diritto alla blasfemia”, probabilmente intendono questo, e ora che si discetta apertamente di guerre di civiltà e di religioni la cosa ha un suo fondamento. A guardarla bene, la manifestazione di Parigi era questo: una rivendicazione di laicità universale. Cercate di non fare troppi danni con il vostro Dio e soprattutto lasciate in pace noi. Non diverso da quello che scriveva (in tempi non sospetti, cioè quando non gli ammazzavano i redattori a mitragliate) François Cavanna, che di Charlie Hebdo fu il fondatore. Una lunga invettiva verso dogmi, fedi, credenze, pratiche, superstizioni e imposizioni che si concludeva con:  “Non rompeteci i coglioni. Fate i vostri salamelecchi nella vostra capanna, chiudete bene la porta e soprattutto non corrompete i nostri ragazzi”. Ecco, un punto di vista fieramente ateo, che nessuno cita nelle profonde elucubrazioni di questi giorni, e che avrebbe, invece, pieno diritto di cittadinanza nel dibattito.

La sicurezza stradale è una cosa seria

12 Gennaio 2015 da Emilio Conti

Stamane ho letto sulla stampa locale del tragico incidente avvenuto sabato notte scorso sulla strada provinciale 199 all’altezza della nuova rotatoria appena costruita prima del ponte sul Po, tra Spessa e San Zenone, e che è costato la vita a una giovane di 26 anni.1

Ebbene, questa notizia mi ha profondamente colpito non solo per la fatalità dell’incidente, ma anche perché proprio ieri mattina ho percorso esattamente quel tratto di provinciale, da Zagonara al ponte sul Po, e, nonostante fosse già chiaro (erano da poco passate le 9), la visibilità era ridotta a poco più di dieci metri. Inoltre, nonostante il gran parlare della famosa riasfaltatura che doveva coprire circa quattro chilometri, il tratto effettivamente asfaltato si riduce a meno di due (intervallato, pure, da un tratto che non è stato rifatto). La parte non rifatta, che si estende dall’allevamento di maiali fino alla rotatoria più sopra citata, non ha un’adeguata segnaletica orizzontale: la riga di mezzeria si vede appena così come le righe che delimitano la strada. Ma la cosa ancor peggiore è che nei punti più pericolosi in caso di nebbia la riga di mezzeria, e quelle laterali di delimitazione della carreggiata, scompaiono completamente. Più precisamente all’altezza della curva del bivio per Sostegno e, più avanti, nell’ampia curva che inizia all’altezza di cascina Speziana. Come dicevo, ieri mattina ho dovuto fare ricorso a tutta la mia esperienza di automobilista e alla mia decennale conoscenza di quel tratto di strada, per non finire in mezzo a un campo o a invadere la carreggiata opposta. In quei punti  non c’era uno straccio di riferimento che potesse aiutare. E vi assicuro che pur sapendo che quella rotatoria era lì ad aspettarmi mi è apparsa all’improvviso. Non oso immaginare come potesse essere la visibilità nelle ore notturne quando si è verificato l’incidente.

Ma le rotatorie  non sono strade costruite proprio per la sicurezza degli automobilisti? Ma le rotatorie non dovrebbero essere ben segnalate? Adesso assisteremo alle solite ipotesi sul perché dell’incidente: forse la velocità era sostenuta (ma in quelle condizioni di visibilità andare a 50 Km/h diventa azzardato e 50 Km/h, comunque,  non è certo una velocità pericolosa), oppure che se la ragazza è stata sbalzata fuori dall’abitacolo è perché non aveva allacciato la cintura di sicurezza. Può anche darsi, ma finché le strade sono in uno stato pietoso, sia per l’asfalto che per la segnaletica orizzontale, qualche responsabilità ce l’ha anche qualcun altro. E ci risparmino le fregnacce delle gomme da neve o delle catene, o dei vari velox che servirebbero per la nostra “sicurezza”. La piantino, almeno, di prenderci per i fondelli.

  1. Muore schiacciata sotto il fuoristrada” – La Provincia PAVESE – 12.01.2015 – pag. 11 []

Il “rudo” ci sommergerà?

10 Gennaio 2015 da bsìa

Ho lasciato passare qualche giorno per vedere se qualcuno si fosse accorto della notizia e avesse espresso qualche opinione in merito. Ma niente. Forse certe notizie non colpiscono come dovrebbero il basso-padano (forse perché era l’Epifania e la gente era ancora rintronata dalle abbondanti libagioni natalizie e di fine anno). Eppure la notizia era su sei colonne. Mi riferisco all’articolo, apparso sulla stampa locale,1 che ci informa dell’intenzione della società proprietaria dell’inceneritore di Corteolona di realizzare un impianto sperimentale per il trattamento delle ceneri risultanti dal processo di combustione dell’immondizia per ricavarne, così dicono, sale da versare sulle strade contro il ghiaccio e materiale edile.

Ora, se non fossimo il paese che siamo, la notizia di una sperimentazione potrebbe essere accolta favorevolmente. Ma … siamo in Italia e spesso, sempre, con la scusa della sperimentazione ti infilano certe supposte su per il culo che manco te lo immagini (a priori, poi a posteriori si alzano alti lai). Mi sembra, quindi, più che giustificata la reazione negativa di tantissimi sindaci della Bassa anche con la prospettiva che l’impianto poi diventi il ricettacolo di tutte le ceneri italiche. Ovviamente la notizia era stata tenuta ben nascosta tanto che i sindaci hanno avuto pochissimo tempo per presentare le osservazioni in merito. Osservazioni che sono state firmate dai sindaci di Monticelli Pavese, Santa Cristina, Filighera, Inverno e Monteleone, Gerenzago, Vistarino, San Zenone, Spessa, Badia Pavese, Linarolo, Costa de’ Nobili, Miradolo, Zerbo, Pieve Porto Morone e Magherno.

Ben quindici comuni! Chi manca? Ma Belgioioso, ça va sans dire. Il nostro Comune così attento alla “cultura”, al “turismo”, alla “ecologia” (ahahahaah, hanno sterminato più alberi loro di quanto stanno facendo nella foresta amazzonica), non ha niente da dire. Ciancioman, il super eroe della cianca, l’asso della logorrea, il campione dell’antilogica, il recordman dell’aria fritta, lo spargitore di segatura a livello industriale che fa? Tace. E meno male. Altrimenti chissà che montagna di puttanate avrebbe partorito.

Accontentiamoci, un bel silenzio ogni tanto non fa male. In più a tentare di difendere anche la nostra salute ci pensano gli altri.

  1. Impianto per le ceneri – I sindaci bocciano A2A” – La Provincia PAVESE – 6.01.2015 – pag. 17 []

Ladrocini legalizzati

5 Gennaio 2015 da Emilio Conti

Come molti sanno, conoscendomi di persona o tramite i cosiddetti social network, è da molti anni che frequento la vicina Confederazione elvetica: anni fa solo a scopo escursionistico e, da poco più di un anno, per motivi famigliari. Per questa ragione mi capita molto spesso di percorrere le autostrade svizzere e per poterlo fare è necessario apporre all’interno del parabrezza del veicolo un particolare adesivo (vignetta, di cui potete vedere un esempio qui) che autorizza, per un intero anno, la percorrenza sulle suddette autostrade. Il costo del contrassegno è di 33 euro (40 CHF1). Quindi al costo di 33 euro potete percorrere per un anno intero tutta la rete autostradale svizzera

Da noi, invece, ad ogni inizio d’anno, ormai è diventata una prassi, titoloni su tutti i giornali per i vergognosi “adeguamenti” dei pedaggi autostradali. Associazioni dei consumatori indignate (in modo molto tiepido) e solita scusa che le maggiorazioni sarebbero dovute al recupero dell’inflazione. Ora si dà il caso che l’inflazione media registrata in Italia nello scorso anno sia dello 0,26% (vedi qui) mentre gli aumenti dei pedaggi sono dell’ordine del 1,5%: più di cinque volte l’inflazione.2 C’è da chiedersi se la vicina confederazione non abbia inflazione, dal momento che, a mia memoria, sono almeno quattro anni che il costo del contrassegno delle autostrade elvetiche non varia. L’altra considerazione è che a fronte di un aumento ufficiale dell’1,5% nella realtà gli aumenti, non è la prima volta, entreranno in un intervallo che va dal 4% fino al 9%.

E non è finita qui. Sempre con riferimento alle autostrade si sta cercando, in contrasto con quanto stabilito dalla UE, di prolungare di decine di anni le concessioni autostradali senza gara.

Ma noi siamo un popolo di sudditi: mugugniamo mugugniamo e poi paghiamo. L’anno venturo saremo daccapo. A farci spillare soldi dalle tasche siamo dei campioni.

  1. Franchi svizzeri []
  2. Che l’inflazione sia stata molto bassa se ne sono accorti i pensionati che quest’anno non hanno avuto nessun adeguamento, della serie: i proprietari di autostrade (solitamente degli straccioni) sono molto bisognosi, i cittadini italiani, invece, sono ricchi. []

Bsiàte – ottantunesima puntata

3 Gennaio 2015 da bsìa

Notizia: “Nuovo semaforo per rallentare le auto a Belgioioso”1

Commento: l’articolo parla di quell’immensa cagata del semaforo di via Ghinaglia e ci informa che la suddetta cagata “sarebbe” intelligente! 😯 Io non so se intelligente lo sia, ma se lo fosse lo sarebbe senz’altro di più di certi faccioni di mia conoscenza.  Buon anno!! 😈

  1. La Provincia PAVESE – 3.01.2015 – pag. 17 []

Buon 2015 (?)

1 Gennaio 2015 da Emilio Conti

OK, il titolo del post è già di per sé leggermente problematico. Ma tant’è! Continuiamo con la mia personalissima rassegna musicale per l’arrivo del nuovo anno.

Cominciamo con una bel lentone! 🙂

E adesso dimenatevi!

Qui volevo metterci un video dei Genesis, ma … tutto quello che ho trovato era di una, per quanto interessante, pallosità sfiancante. E’ musica che va ascoltata con attenzione. Indi per cui … beccatevi questi. 😛

Bella, sofisticata. Ha avuto notorietà qualche annetto fa! E che sezione fiati!

Il conto alla rovescia a mezzanotte l’avete fatto? 😉

Beh, insomma, qualcosa di più leggero va sempre bene. Leggero ma sempre di qualità.

Questo è un gran bel pezzo! Lui è un po’ che non lo sento. 🙁

Quando sento parlare di musica elettronica incominciano a vorticarmi i gioielli. Ma questo è un genio. Sentite un po’ qui!

A degna conclusione questa canzone mi sembra, purtroppo, molto appropriata per i nostri tempi. Buon (?) anno a tutti.1

  1. Per chi non conoscesse l’inglese il testo in italiano lo trova qui []