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La scoperta del secolo

25 Febbraio 2014 da bsìa

Oggi sulla stampa locale è stata pubblicata una lettera che potrebbe inficiare la teoria corrente sull’estinzione dei dinosauri e gettare una nuova luce sul misterioso episodio che per anni ha attanagliato le menti dei più grandi evoluzionisti mondiali.

La lettera in questione è stata scritta dal Dr. Costa1 e preannuncia quella che, come dicevamo più sopra, potrebbe essere la notizia del secolo. Sembrerebbe, infatti, che la colpa dell’estinzione dei dinosauri, che fino ad oggi veniva teorizzata come provocata dalla caduta di un enorme meteorite, sia invece dovuta a noi belgioiosini, o meglio: alla amministrazioni comunali di Belgioioso.

Stando alle dichiarazioni del Dr. Costa sembrerebbe che se chiedessimo all’autorevole Prof. Zucca quale sarebbe la causa dell’estinzione dei rettili preistorici la risposta sarebbe “Le amministrazioni precedenti”! 😯 Ovviamente, precedenti alla sua! 😳

Per ora la notizia non è ancora stata confermata lasciando il mondo accademico-scientifico in uno stato di profondo sgomento. Speriamo che il Prof. Zucca confermi presto quanto ipotizzato dal Dr. Costa. 😈

Però, questi brüsacrist che gentaglia, ancor prima della comparsa dell’uomo stavano già rompendo così tanto le palle da portare all’estinzione un’intera classe di rettili preistorici. Che antenati tremendi abbiamo avuto! 😆

  1. Vedi la rubrica LETTERE su La Provincia PAVESE di oggi []

Bsiàte – settantatreesima puntata

13 Febbraio 2014 da bsìa

Notizia:Nasce il Club Forza Silvio del Basso pavese1

Commento: il “NUOVO” che “avanza”, 2 ahahahahahah 😆

  1. La Provincia PAVESE – 13.02.2014 – pag. 21 []
  2. Nel senso di resto, avanzo 😈 []

La verità vi fa male, lo so!

10 Febbraio 2014 da Emilio Conti

Parafrasando i versi di una nota canzone della Caterina del tempo che fu1 (ma andava anche bene il titolo della stessa canzone) siamo qui ancora a segnalare l’ennesimo caso di squadrismo antidemocratico di qualche nostro benpensante. Nostro nel senso di “belgioiosino”.  Ormai è notizia più che risaputa che appena il giornalino del Migliavacca, “Belgioioso, Terra del Basso Pavese”, arriva in un certo bar, dopo poco tempo arriva qualcuno e fa sparire tutte le copie. Siccome ormai il fatto, come si diceva, lo conoscono tutti adesso hanno “raffinato” la tecnica: non fanno sparire le copie del giornalino, ma lo sfogliano e strappano la/e pagina/e che “disturbano”.

E’ quello che è successo all’ultimo numero che celebrava i dieci anni dell’iniziativa. In quel numero è stata pubblicata un’interessantissima tabella dei mutui contratti dall’attuale amministrazione comunale. Dati, detto per inciso, che ogni cittadino dovrebbe poter liberamente consultare sul sito del comune, se, come qualcuno va blaterando, questa amministrazione  fosse trasparente. Non sia mai! Pare che un corpulento signore sia entrato nel noto bar e si sia messo a strappare la suddetta tabella, lasciando però le copie del giornalino al loro posto.

Dal momento che questo sito è ferocemente contrario ad ogni censura, siamo lieti di riproporre la suddetta tabella per coloro che non ne abbiano ancora presa visione. Tutti dati che seguono e  i commenti sono stati presi dal numero di febbraio 2014 del giornale a distribuzione gratuita “Belgioioso, Terra del Basso Pavese

Ente erogatore Destinazione Importo in Euro Scadenza Residuo al 1/1/2013
 Cassa Depositi e Prestiti  Scuolabus  79.200,00  2023  51.928,22
 Immobile2  700.000,00  2026  545.948,08
 Immobile  198.000,00  2026  154.446,27
 Immobili vari  51.645,69  2014  13.442,46
 Chiesa Frati  258.228,46  2022  163.306,46
 Palazzo  516.457,00  2023  339.198,02
 Palazzo  365.500,00  2025  260.238,36
 Chiesa Frati  300.000,00  2023  196.697,82
 Asilo Nido  36.151,98  2014  8.492,49
 Scuola Materna  230.000,00  2025  168.028,16
 Scuola Elementare  498.639,14  2030  324.264,65
 Scuola Elementare  240.152,46  2018  105.756,65
 Scuola Media  80.000,00  78.009,54
 Impianti Sportivi  176.628,26  2029  93.583,54
 Impianti Sportivi  191.166,52  2028  108.880,67
 Impianti Sportivi  309.874,00  2023  203.171,80
 Sicurezza stradale  175.000,00  2026  136.925,90
 Strade  413.165,52  2018  184.574,28
 Strade  195.521,22  175.500,16
 Strade  150.000,00  2023  99.085,68
 Opere alluv.  103.776,00  2023  67.551,75
 Viabilità  150.000,00  2024  106.092,61
 Viabilità  350.000,00  2024  246.084,00
 Viabilità  200.000,00  2026  157.458,20
 Rotatoria  306.000,00  2025  225.378,05
 Viabilità  170.000,00  2025  120.137,19
 Rete fogne  353.772,98  2019  161.487,57
 Rete fogne  437.000,00  2026  341.923,56
 Rete fogne  108.791,65  2015  30.834,06
 Rete fogne  309.874,14  2021  176.120,32
 Rete fogne  309.874,13  2022  195.967,76
 Rete fogne  247.899,31  2018  110.761,51
 Rete fogne  360.000,00  2023  237.805,63
 Viabilità  100.000,00  2027  82.835,75
 Viabilità  114.888,00  2027  95.301,99
 Viabilità  130.000,00  2028  112.172,92
 Viabilità  98.743,88  2029  88.833,91
 Palazzo C.  22.000,00  2019  16.214,19
 Castello  300.000,00  2029  269.657,94
 Scuolabus  140.000,00  2029  125.874,52
 Scuole Medie  75.000,00  2029  67.701,61
 Castello  438.000,00  409.806,45
 Castello  18.000,00  14.921,37
 Castello  398.996,54  373.313,61
 Area mercato  98.013,26  87.946,33
 Scuola elementare  103.326,40  71.779,61
 Viabilità  49.972,78  44.990,68
 Viabilità  87.507,26  78.783,12
 Viabilità  99.867,28  89.910,90
 Cimitero  225.291,00  218.470,22
 Cimitero  281.000,00  274.008,52
 Castello  279.000,00  272.058,28
 Castello  287.000,00  279.856,24
 TOTALE  8.663.622,47
 Fondo Rotazione Lombardia  268.072,00  2030  237.674,92
 212.947,50  2032  212.947,50
 195.750,00  2024  195.750,00
 TOTALE  646.372,42
 Credito sportivo  206.582,75  2014  51.791,64
 TOTALE GENERALE  9.361.786,53

 

Nel gennaio 2005 l’Amministrazione Zucca ha preso in consegna dall’Amministrazione Costa il piano di ammortamento mutui di Euro

5.556.600 circa

A gennaio 2013 l’Amministrazione Zucca, come i pani e i pesci che si sono moltiplicati, lascia in eredità alla prossima Amministrazione il piano di ammortamento mutui di Euro

9.361.786,53

La ricerca dati è stata fatta in collaborazione con il Consigliere Comunale di minoranza, già assessore al bilancio, Francesco Daidone.

(Nel documento comunale non sono segnate alcune scadenze.)

  1. Caterina Caselli – Nessuno mi può giudicarehttp://www.youtube.com/watch?v=R8XAHNbyWIs []
  2. Dal riepilogo Piano di ammortamento esercizio 2012 si legge:”Immobile di interesse storico artistico”: Castello? []

Il comune senso del pudore

7 Febbraio 2014 da Emilio Conti

C’è da non crederci! Nonostante l’ormai disgusto diffuso tra i cittadini riguardo ai comportamenti politicamente “osceni” dei nostri politici, assistere ancora, e ancora, a certi episodi lascia sgomenti.

Qualche giorno fa abbiamo visto affisso in diversi punti del paese un bellissimo manifesto del comitato Belgioioso sostenibile che, mostrando un tronco sano di un albero reciso, accusava il nostro sindaco dell’abbattimento completo, e quindi anche di quelli sani, dei tigli di via Roma e del piazzale della stazione. Un manifesto di dimensioni piuttosto vistose che non poteva passare inosservato. Ed infatti, inosservato non è stato, tanto da provocare un bel articolo (una volta tanto) sulla stampa locale1 che spiegava dettagliatamente e correttamente che, in base alla perizia effettuata dalla ditta L’Anfiteatro Verde, più del 60% degli alberi di via Roma e piazzale della stazione poteva essere salvato. Noi eravamo arrivati concettualmente a una conclusione analoga, senza esprimere nessuna percentuale, per mezzo della statistica (vedi il post Calcolo delle probabilità). Ancor più interessante è che la perizia effettuata dalla succitata ditta era stata commissionata dalla nostra amministrazione.

Pensando che nessuno si sarebbe preso la briga di andare a consultarla, si è proceduto “sterminando” tutti i tigli e infischiandosi allegramente di quello che la perizia, da loro stessi voluta, attestava. Sfortunatamente non hanno ancora capito che il clima è cambiato, che i cittadini ne hanno piene le tasche di essere presi in giro, e si sono trovati di fronte alla richiesta delle opposizioni, su pressione del Moraschini (che avevano cercato di far desistere chiedendogli la bellezza di 200 euro per fornirgli una copia), di esaminare la perizia, da cui è saltato fuori quello che la semplice logica suggeriva, e cioè che non tutti gli alberi erano ammalati. Il buon senso, di fronte al manifesto del comitato Belgioioso sostenibile, avrebbe suggerito di far buon viso e piantarla lì. Ma la mancanza di ogni inibizione, un’arroganza inqualificabile (perché talmente enorme da non esserci aggettivo adatto a descriverla) e la mancanza di ogni pudore hanno colpito ancora.

Infatti oggi, nella rubrica “LA FOTONOTIZIA” del La Provincia PAVESE (pag. 20), viene pubblicata la fotografia di un tronco vuoto di un albero abbattuto e come didascalia: “Alberi abbattuti in via Roma, il lavoro è stato fatto da professionisti. A sottolinearlo è il Comune di Belgioioso che spiega anche che prima del taglio le piante sono state controllate e monitorate: sono state abbattute solo quelle malate”. Come al solito una dichiarazione che mette ilarità: che l’abbattimento sia stato effettuato da dei professionisti dovrebbe essere pacifico (ci sono anche dilettanti che fanno ‘ste cose?). Che sia stato fatto un “monitoraggio” non dovrebbe pioverci. Quello che veramente lascia sgomenti e che sono state abbattute SOLO quelle malate. Dal momento che sono state abbattute TUTTE ciò dovrebbe significare che TUTTE erano ammalate. Ma così non è, proprio in base a quanto affermato dalla perizia.

Siamo stanchi di farci prendere per i fondelli: vergognatevi!

tronco_tiglio

  1. Belgioioso, scontro sui tigli «Non dovevano tagliarli»” – La Provincia PAVESE – 4.02.2014 – pag. 18 []

Correre dietro ai polacchi non ci rende meno italiani

2 Febbraio 2014 da Emilio Conti

di Alessandro Robecchi – www.alessandrorobecchi.it

E’ vero che se corri dietro al tram risparmi un euro e mezzo, ma se corri dietro a un taxi riesci a risparmiare molto di più. Che questa scemenza sia applicabile all’economia, e quindi alla vita delle persone, non fa ridere per niente. Eppure è quello che ci sentiremmo di suggerire alla Electrolux, la multinazionale degli elettrodomestici che ha proposto ai suoi lavoratori un accordo che suona più o meno così: noi vi molliamo qui e andiamo a fare le nostre lavatrici in Polonia, a meno che voi non accettiate di prendere salari polacchi. In pratica si tratta di una riduzione di stipendio di quasi il cinquanta per cento: quello che prima facevi per 1.400 euro, domani potresti farlo per 700. Se no a casa. Prendere o lasciare che si direbbe, dall’economia, alla politica, alle riforme, pare la moda del momento. Vedete anche voi che la formuletta del tram e del taxi è una metafora perfetta: perché diavolo inseguire stipendi polacchi quando si potrebbero rincorrere addirittura quelli cinesi? E perché limitarsi agli stipendi cinesi quando si potrebbero pagare stipendi cambogiani? Il fatto è che c’è sempre qualcuno che è il polacco di qualcun altro (o il cinese, o il cambogiano…) e quindi non si finisce più: la corsa al ribasso è una specie di toboga insaponato dove si prende velocità e non si riesce a frenare.
Ma certo, certo, non c’è dubbio che la faccenda non sia così semplice. Non c’è dubbio che sul costo del lavoro alla Electolux (come ovunque in Italia) pesino anche altri fattori. Le tasse sul lavoro, i costi, il famoso cuneo fiscale eccetera eccetera. Bene. Ridurre, tagliare lì e non dalle tasche dei lavoratori, tutto giusto, tutto bello e assai riformista. Però. Però non c’è niente da fare: se costruire una lavatrice in Italia costa 24 euro all’ora e in Polonia costa 8, non bastano né i tagli al costo del lavoro, né i tagli al cuneo fiscale, né riti propiziatori, né mani benedette, né ometti della provvidenza. Restano i sacrifici umani, quelli sì: sui lavoratori. E in più, della proposta Electrolux non si calcola un piccolo dettaglio. Che i lavoratori prenderebbero stipendi polacchi, ma non abiterebbero in Polonia. Continuerebbero a pagare affitti o mutui italiani, a comprare cibo nel supermercati italiani e a far benzina in Italia, che Varsavia gli viene un po’ scomoda. Dunque, non per tirare in ballo il vecchio maestro Keynes (ma anche il signor Ford, che fece il botto vendendo le Ford agli operai della Ford), se ne deduce che oggi, con il suo stipendio, un lavoratore dell’Elecrolux potrebbe forse permettersi di comprare una lavatrice Electrolux, ma domani, con il suo stipendio polacco, non potrà più. Meno soldi in tasca a chi lavora, quindi meno consumi interni, quindi nuovi lavoratori in esubero, quindi nuove riduzioni di salario. E’ la famosa manina magica del mercato che sistema tutto, a favore del mercato, naturalmente. Ecco: per portarsi avanti col lavoro, meglio forse cominciare a studiare la piantina di Pechino o cercare un bilocale a Phnom Penh. Certo, urge un taglio delle tasse sul lavoro, non c’è dubbio, e dei costi dell’energia, non c’è dubbio, e una politica industriale, non c’è dubbio. Nel frattempo, sarebbe bello non diventare troppo polacchi, troppo cinesi o troppo cambogiani, continuando a fare la spesa qui. Potendo ancora sognare in italiano e non in polacco, sarebbe bello avere uno Stato che offra buone condizioni a chi viene a investire e a produrre, ovvio, giusto, ma anche che chieda garanzie e imponga qualche obbligo.