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Nuntio vobis: arriva la Ztl!

3 Settembre 2013 da sgur_di_tri

In questo scorcio di fine estate, il Sindaco di Belgioioso Prof. Zucca, attraverso la stampa locale, ha informato i  suoi concittadini di un’importante passo che sta per intraprendere.

Ha annunciato infatti di essere in procinto di chiedere un incontro con l’Amministrazione Provinciale e con la Regione per discutere della viabilità del basso Pavese (e non solo).1

Motivo dell’incontro sarebbe quello di proporre l’istituzione di una “Zona a traffico limitato” (Ztl) nel centro di Belgioioso, per limitare il transito del traffico pesante per la città in certe fasce orarie.

E’ nei poteri dell’amministrazione comunale– ha affermato il Sindaco –E questo significa regolamentare anche il flusso dei mezzi pesanti, stabilendo orari precisi nei quali i tir non potranno passare per il centro. La Provincia dovrà pensare a deviare il traffico su altre strade.

Acciderba che affermazioni perentorie! E che chiarezza nel chiamare in causa la Provincia! Volete vedere che finalmente il Prof. Zucca si è deciso a prendere in mano la situazione viabilistica delle Terre viscontee e a proporre soluzioni concrete?

Tutto bene quindi? A noi non sembra, perché questa intenzione di limitare il traffico pesante per la città di Belgioioso il Prof. Zucca l’aveva già espressa più di un anno fa, esattamente il 15 luglio 2012 (vedi qui), e le sue affermazioni furono oggetto anche di un nostro post dal titolo “A quando lo stop al traffico pesante?” di qualche giorno dopo.

E allora, di fronte a questo ripetersi di annunci sulla volontà di limitare il traffico pesante, ci viene spontanea una domanda: visto che, come dichiarato dallo stesso Sindaco, è nei poteri dell’Amministrazione comunale, perché il blocco non è stato realizzato un anno fa? Che cosa l’ha impedito? Sarebbe interessante saperlo, o no!?

Comunque sia, seguiremo l’evolversi della situazione e ovviamente vi terremo aggiornati se ci saranno delle novità! A presto, quindi!

  1. Vedi la Provincia Pavese di domenica 1 settembre: “Senza tangenziale, centro di Belgioioso a traffico limitato []

Chiariamo perché B. è stato condannato

2 Settembre 2013 da Emilio Conti

Alcuni giorni fa mia moglie stava leggendo su un quotidiano le motivazioni, da poco rese note, della condanna in terzo grado confermata a Berlusconi. A un certo punto mi ha chiesto: “Io non sono molto esperta degli argomenti riportati, ma mi piacerebbe che mi spiegassi, in parole semplici, del perché Berlusconi è stato condannato. Ti confesso che non è che ci abbia capito molto.” E in effetti, per una persona che non ha una certa preparazione, può essere poco comprensibile cosa sia veramente successo. Pensando che nelle condizioni della mia consorte ci siano parecchie persone, anche tra gli elettori del Pdl, che non capendo bene il reato commesso poi finiscono per credere a tutte le stupidaggini che vengono loro propinate da chi ha tutto l’interesse a non far capire niente, spero di fare cosa gradita riportando di seguito  la spiegazione che ho fornito a mia moglie che, finalmente, è stata in grado di comprendere bene il nocciolo della questione.

Come è noto Berlusconi è stato condannato in via definitiva per frode fiscale e il meccanismo da lui ideato è stato il seguente. Immaginate una società che opera nella  televisione. Per poter trasmettere programmi (solitamente serial o film) che non ha prodotto in proprio, deve acquistare i diritti da chi questi programmi ha realizzato. Supponiamo che la società B sia quella che deve acquistare questi diritti e che la società M (di solito americana) sia la produttrice dei programmi i cui diritti devono essere venduti a B. Il modo corretto per svolgere l’operazione è quello di B che contatta direttamente M per accordarsi sul prezzo per l’acquisto dei diritti di trasmissione. In pratica una normale trattativa tra acquirente e venditore. Ma qual’è stato il modo scorretto alternativo?

Immaginate che la società B costituisca all’estero altre tre società da essa segretamente controllate, società che nell’esempio chiameremo B1, B2 e B3. Invece di trattare direttamente con M, B fa acquistare i diritti, ad esempio a 100, da B1 (B1 acquista i diritti da M al prezzo di 100). B1 paga 100 e poi rivende gli stessi identici diritti a B2 a 130. B2 fa la stessa cosa con B3 e li rivende a 160. Infine B3 vende a B i diritti al prezzo di 180. Il risultato finale di queste transazioni, essendo le tre società B1, B2 e B3 tutte controllate da B, è che B effettivamente sborsa 180 contro un costo reale di 100. La differenza tra 180 e 100, vale a dire 80, rimane all’estero presso le suddette B1, B2 e B3. In pratica, con questo stratagemma, vengono costituiti all’estero fondi neri per 80 che poi verranno utilizzati per le più varie operazioni, di solito operazioni per niente lecite, altrimenti non ci sarebbe bisogno di queste manovre. Il primo risultato, quindi, di questa operazione, è la costituzione di fondi neri.

Ma c’è un altro effetto, effetto per il quale Berlusconi è stato condannato, che è quello di far calare (fraudolentemente) l’utile della società e quindi di pagare meno tasse. Vediamo perché. Come è abbastanza intuibile, l’utile di una società, ma anche di un semplice esercizio commerciale (negozio), risulta (in soldoni) dalla differenza tra i costi sostenuti per svolgere la propria attività e i ricavi ottenuti. Supponiamo allora, per proseguire nell’esempio, che la società B abbia ricavato dalla trasmissione dei programmi di cui ha acquistato i diritti la somma di 220. L’utile lordo (vale a dire al lordo delle tasse) risultante è di 40 (ha “incassato” 220 e ha sostenuto un costo di 180, quindi 220 meno 180 = 40) e su questi 40 vengono calcolate le tasse da pagare. Ma se B avesse trattato direttamente con M (come solitamente si dovrebbe fare) avrebbe sostenuto un costo di 100, e non di 180, con la conseguenza che l’utile lordo sarebbe stato di 120 (220 meno 100 = 120) e non 40 e di conseguenza le tasse da pagare sarebbero state molto maggiori perché calcolate su 120 anziché su 40.

È per questo che si parla di frode e non di semplice evasione perché è stato provato che il meccanismo appena descritto è stato scientemente studiato e attuato da Berlusconi per  ottenere il risultato di pagare meno tasse (oltre che a costituire fondi neri all’estero, nonché falsificare il bilancio). Spero di essere stato chiaro e soprattutto utile.