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Accà nisciuno è fesso! O sì?

29 Agosto 2009 da bsìa

Alé ragazzi, è scoppiato lo scandalo! 😳 Li avete letti i giornali di stamane, vero? Li avete ascoltati i TG di ieri, ammesso e non concesso che abbiate capito esattamente di cosa stessero parlando?

Orbene, per chi ancora non lo sapesse, il Berlusca l’ha preso nel culo. Dopo le, purtroppo, ben note vicende anche le gerarchie vaticane, solitamente di bocca più che buona, viste le prebende ricevute, han dovuto far “cattivo” viso, a seguito sentite proteste dei cattolici veri, e prendere le distanze dal più_grande_statista_comparso_sul_suolo_italico. A seguito di ciò l’Egoarca (bellissimo questo termine 😈 ) si è dato un gran da fare per ricucire lo strappo e tornare in seno a mamma Chiesa. Il grande rimpatrio doveva coincidere con la Festa della Perdonanza (ma che cazzo di nome! 🙄 ) programmata per ieri. Solo che, dopo l’articolaccio di Feltri, novello direttore del novello Giornale, contro il direttore di Avvenire (certo, bisogna riconoscerlo, Feltri di inglese ha solo l’abbigliamento) tutto l’ambaradàn è saltato! Il Vaticano, pare, si sarebbe un po’ incazzato!

QUESTA E’ LA VERSIONE UFFICIALE!

Ma il sottoscritto, noto bacato mentale 😎 , si è messo a pensare e si è chiesto: ma veramente il direttore de il Giornale, fortemente voluto dal Berlusca (Silvio, anche se il Giornale, ufficialmente, è di proprietà del Paolo), che ha ottenuto un ingaggio, si vocifera, di 15 milioni di euro, che per farlo diventare direttore non ci si è preoccupati di defenestrare Giordano (che pare essersi “leggermente” alterato), veramente, dicevo, costui si è permesso di far saltare, di sua iniziativa, una “trattativa” che durava da tempo e chissà quale fatica è costata? Ma se io metto a dirigere un giornale un tipo che mi fa uno scherzo da prete simile 😆 io, il giorno dopo, lo defenestro alla velocità della luce!

E allora mi son risposto, come sempre: ce stanno a pijà per culo. La verità, molto probabilmente, potrebbe essere un’altra (la verità di bsìa? 😎 ).

Il Vaticano non se l’è sentita, nonostante tutto, di passare sopra alle note vicende e, di conseguenza, concedere la Perdonanza al settantatreenne, almeno dopo così poco tempo dalle note vicende. Dirlo chiaramente avrebbe aperto uno scontro evidente con le gerarchie, ergo si è ricorsi ad un escamotage: creare il caso e dare la colpa a qualcun altro. Contento il Vaticano, salvato il faccion liftato, Boffo da buon cattolico si è sacrificato per la causa e figura di merda addosso al Feltri, il quale se ne strafrega allegramente (vorrei vedere, prendessi io i soldi che prende lui potrei persino, forse, mettermi ad adulare Zucca 😆 ).

Dietrologia? Forse. Ma non sapete che, in Italia, i dietrologi l’azzeccano al 90%? 😯 Staremo a vedere quali provvedimenti adotterà il geniale “conducator” nei confronti di Feltri. 😈

Te la do io la censura

28 Agosto 2009 da Emilio Conti

Ancora una volta siamo di fronte a una censura tanto inutile quanto assurda! E’ notizia di oggi che sia Mediaset (e passi) che la Rai (e qui la cosa mi disturba molto visto che pago il canone e dovrebbe essere la televisione di stato) si sono rifiutate di trasmettere il trailer (quello che uno volta chiamavamo “provino”) del docufilm “Videocracy” presente alla Mostra del cinema di Venezia del regista italiano Erik Gandini.

E’ personale opinione che in nessuno stato, che si definisca “democratico“, possa ancora essere presente qualsiasi forma di censura. Per questo motivo, ringraziando ancora una volta la rete, ecco il trailer che non vedrete mai in TV, e rimpiangendo lo stato in cui versa la nostra povera nazione.

trailer_videocracy

Ancora sui regolamenti per i cani

27 Agosto 2009 da Emilio Conti

L’assessore Polloni, con la sua lettera al blog del 23.8.2009, ha dichiarato di voler fare chiarezza sulla vicenda cani a Belgioioso. E allora anch’io, con la speranza di contribuire a dipanare la questione, ho cercato di approfondire l’argomento in modo costruttivo.

Premetto da subito che, in linea di principio, sono d’accordo con il fatto di impedire ai cani di avere accesso agli esercizi pubblici dove ci sono alimenti. Ma andiamo al sodo.

L’Assessore afferma che tale divieto è derivato, non da una sua autonoma decisione, ancorché condivisa dall’opposizione, ma da una Legge di Igiene Regionale del 1985, che il Comune intende solo far rispettare.

Se fosse un divieto generalizzato lo si dovrebbe quindi trovare anche in altri Regolamenti Comunali, ma così non è (per esempio: l’analogo Regolamento del Comune di Pavia prevede l’accesso ai cani in esercizi pubblici, ove ammesso, e sui mezzi di trasporto opportunamente al guinzaglio e con museruola).

Nel corso della ricerca ho rilevato comportamenti diversi da parte dei Comuni: alcuni hanno un divieto totale analogo a quello di Belgioioso (che quindi è in buona compagnia); altri consentono l’accesso solo a quegli esercizi che mettono a disposizione aree riservate o a determinate condizioni limitative; altri ancora vietano l’accesso negli ospedali, cinema, negozi di alimentari, e lasciano a bar e ristoranti la facoltà di far accedere i cani con guinzaglio e museruola, a meno che il gestore non me ne faccia divieto con apposito cartello.

Ciò avvalora la tesi, ma potrei anche sbagliarmi, che tutto sembra dipendere dalle scelte che vengono fatte a livello di singola Amministrazione. Sta di fatto che non ho trovato da nessuna parte una norma che obblighi categoricamente i Comuni ad introdurre un tale divieto.

A margine della questione, ho rilevato che nel Regolamento Comunale di Belgioioso NON vengono citate due norme riguardanti la tenuta dei cani che erano in essere al momento del rilascio del Regolamento Comunale e che quindi, a mio modesto parere, vi avrebbero dovuto trovare posto:

– l’Ordinanza del Ministero della Salute del 14.01.2008;

– la Legge della Regione Lombardia del 20.07.2006 n. 16 “Lotta al randagismo e tutela degli animali d’affezione”, in attuazione della Legge 281/91 (Legge quadro).

Infine, per chi non lo sapesse, segnalo che esiste un sito presso il Ministero della Salute interamente dedicato a “Cani e gatti …” con un ordinato archivio di Leggi, Circolari e Ordinanze, da cui ho tratto la maggior parte delle informazioni.

Spero di non avervi tediato. A presto.

sgur_di_trì

P.S. Per chi volesse approfondire, di seguito alcuni link:

Regolamento per la disciplina della tenuta dei cani – Comune di Belgioioso
Regolamento tutela animali – Comune di Pavia (in particolare Art. 24)
Delibera Giunta Regionale – Regolamento Locale di Igiene Tipo N. 49784 del 28.3.1985 e N. 52097 del 7.5.1985 (in particolare Art. 1.4.21 Comma 2)
Legge Polizia Veterinaria n. 320 dell’8.02.1954 (GU n. 142 del 24.06.1954) – Allegato 1 (In particolare Cap.V – Rabbia – Art. 83 Comma 1 – parte d)
Ministero della Salute – Ordinanza del 27/4/2004 “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani”
Ordinanza Ministero della Salute – Ordinanza del 12/12/2006 “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani”
Ordinanza Ministero della Salute – Ordinanza del 28/03/2007 “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani” (emessa a parziale modifica dell’Ordinanza del 12/12/2006)
Ministero della Salute – Ordinanza del 14/01/2008 “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani”
Ministero della Salute – Ordinanza del 3/03/2009 “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani”
Legge della Regione Lombardia del 20.07.2006 n. 16 “Lotta al randagismo e tutela degli animali d’affezione”
Legge 14/08/1981 n. 281 “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo”
Decreto Presidente del Consiglio del 28/02/2003 “Recepimento dell’accordo recante disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy” – G.U. n. 52 del 4/03/2003
Ministero della Salute – Settore Salute – Tema: “Cani, gatti e …”
Legge 23.12.1978 n. 833 – Istituzione Servizio Sanitario Nazionale – Vedasi Articolo 32 – Funzioni di igiene e sanità pubblica e di polizia veterinaria
Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia – Strasburgo 13/11/1987
Legge regionale 23.12.2008, n. 33 – Vedasi Art. 9: Modifiche alla L.R. 16/2006
Regolamento Regionale 5 maggio 2008, n. 2 – In attuazione della L. R. n. 16/2006 (Lotta al randagismo e tutela degli animali di affezione)

Cani e regolamenti

23 Agosto 2009 da Emilio Conti

A seguito della nota vicenda del divieto dell’ingresso dei cani negli esercizi dove vengono “trattati” generi alimentari e a seguito anche dei post del “collega” bsìa (e conseguenti “polemiche”) ho ricevuto dall’assessore Polloni alcune note di chiarimento e precisazione. Ringraziando l’assessore per l’autorizzazione, le propongo volentieri all’attenzione dei frequentatori del blog.

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Emilio,
mi intrometto solo per fare un po’ di chiarezza sulla vicenda riguardante l’ingresso dei cani nei luoghi pubblici dove si vende, si somministrano o si producono alimenti. Premesso che il sottoscritto non ha nulla contro il cosiddetto migliore amico dell’uomo (ma contro la maleducazione e l’arroganza di molti proprietari si), l’anno scorso ho elaborato un semplice regolamento con la collaborazione del Segretario Comunale che tratta la materia in oggetto. Successivamente ho sottoposto all’attenzione dei capigruppo il testo. L’ho fatto anche altre volte (per esempio per il ben più complicato regolamento cimiteriale) affinché si arrivasse a portare all’approvazione del Consiglio Comunale un testo condiviso da tutti (maggioranza ed opposizione). Ho sempre considerato utile la partecipazione degli esponenti dell’opposizione, e di chi ne avesse la volontà, alla elaborazione di qualsiasi regolamento comunale. Infatti al testo originale di questo regolamento sono state apportate alcune modifiche suggerite dal dott. Giuzzi, mentre gli altri capigruppo mi avevano fatto sapere che per il loro gruppo il testo poteva andare bene come da prima stesura. Il regolamento così ecumenicamente concepito è stato portato all’approvazione del Consiglio Comunale il 20 dicembre 2008 e solo il caso ha voluto che per vari motivi in quella seduta risultassero assenti sia l’opposizione al completo che il sottoscritto. Ripeto, per altri motivi e non per boicottarne l’approvazione. Questa l’origine del regolamento. Altro è un’ordinanza. Ma non è questa la sede per dissertare su ciò. Come si sa, l’Italia è il paese dove più alta è la produzione di leggi e dove di contro meno si fanno rispettare. Potrei fare molti esempi a tal proposito. Mi limito ad uno soltanto. Forse non tutti sanno (o forse fan finta di non sapere) che sono vietate le affissioni fuori dagli spazi assegnati e men che meno ai cartelli della segnaletica stradale. A chi non è capitato di vedere propagandata qualche sagra o festa sui cartelli stradali, sugli alberi e quant’altro? Ancora oggi nessuno si sogna di far rispettare queste norme. Da qualche anno a questa parte nel territorio del nostro comune ho intrapreso anche la lotta contro questo vero e proprio imbrattamento. Molti hanno fatto ricorso al giudice di pace ed hanno perso. Tornando alla vicenda “cani”, si sta tentando di far passare che il Comune abbia introdotto una norma che vieta l’accesso agli animali nei luoghi sopra citati. Niente di più sbagliato. Trattasi infatti di una legge di Igiene Regionale approvata fin dal lontano 1985, se non ricordo male, e che il Comune intende solo far rispettare, né più né meno di tutte le leggi vigenti. Non si tratta di lasciare facoltà agli esercenti di decidere se consentire o no l’accesso. E non ha neanche senso sostenere come fanno alcuni che nessun Comune (ma non è vero neanche questo) fa rispettare questa legge. Che poi le ASL, o chi a ciò preposto, non effettua i controlli è altro argomento. Perché si è arrivati a questo punto? Semplicemente perchè ci sono state molte lamentele da parte di cittadini che manifestavano avversione a tale “usanza” e che chiedevano se non si potesse intervenire. I controlli sono aumentati finché si è arrivati al punto che ho mandato il vigile a casa del signore che ha rilasciato quell’intervista sulla Provincia per chiarirgli le idee. Tempo perso. Nell’articolo del regolamento incriminato si invitano gli esercenti oggetto di questa legge a farla rispettare esponendo, tanto per cominciare, la vetrofania che indica il divieto di accesso ai cani. Cosa uguale a quella che vieta il fumo. I firmatari della petizione devono aver fatto un po’ di confusione nel senso che, se proprio vogliono, è alla Regione Lombardia che dovevano inviare la richiesta di abrogazione della legge e non di chiedere al Comune di togliere un articolo che chiede solo di farla rispettare. Leggendo il nome dei firmatari però mi viene il dubbio che qualcuno abbia deciso di strumentalizzare la vicenda. Non faccio nomi perché è solo una sensazione, ma la puzza la sento forte. Oltretutto si arriva al paradosso che i firmatari chiedono invece il rispetto delle norme riguardanti le deiezioni, la museruola e quant’altro. Ti assicuro che questa è una battaglia intrapresa già da tempo e che ora cercherò di intensificare non fosse altro che di tutti i signori che hanno firmato questa richiesta ce ne fosse uno (è sotto gli occhi di tutti) che gira con il cane, in luoghi pubblici, con la museruola (le dimensioni non contano) e con il guinzaglio lungo al massimo un metro e mezzo. Sì, perché anche questo dice la legge (di sicurezza questa) mentre tutti si sentono autorizzati a girare con un guinzaglio tipo “bindela” per capirci. Inoltre, tanto per non far mancare nulla, stiamo cercando di acquistare l’apparecchio (impresa ardua, non ci crederai) che consente l’immediata verifica della registrazione del cane tramite microchip e non più il semplice tatuaggio, all’anagrafe canina istituita anch’essa dalla Regione. Questo anche per fare un controllo sui cani. Ma questi signori che vogliono farli entrare nei loro esercizi che certezza hanno che l’animale non abbia malattie e che abbia fatto la profilassi e ciò che prescrive la legge? Nessuna! In conclusione ti lascio una nota per farti capire il livello di almeno un paio di persone con cui ho scambiato qualche opinione sull’argomento e che mi han detto che sarebbero più d’accordo se ci fosse una legge che impedirebbe, più che ai cani, l’accesso in questi locali a marocchini e romeni. Non importa. Sarà dura ma l’impegno non mancherà.
Flavio

Fàmo schiattà er pupo

22 Agosto 2009 da bsìa

Uehilà, ha scoperto la rubrica della posta de La Provincia PAVESE!1 😈 Perché farsi fare solo articoli a comando (che fatica: telefonare al “solito” giornalista che poi magari nel sistemare l’articolo commette qualche imprecisione) 👿 , quando può scriverli direttamente lui? :mrgreen: E, se non ho le traveggole, mi sembra che sia anche la seconda volta!! 😯

Il fatto è che ormai ci è costretto, perché l’opposizione ha incominciato a capire quello che questo sito sta ripetendo da anni fino alla noia: bisogna reagire! E uno dei modi è quello di scrivere, scrivere, scrivere e ancora scrivere alla stampa locale. Bombardarla di lettere. E lui, volente o nolente, dovrà pur rispondere! 😎

Bella scoperta, così oltre agli articoli “zerbineschi” adesso si becca pure la pagine dei lettori! 😐

Ma intanto lo costringono, e già ‘sta cosa gli farà girare i coglioni sicuramente, e poi può prestare il fianco a segni di debolezza, contraddizioni e possibilità di controrepliche! Un esempio? Nella chilometrica lettera pubblicatagli (provate voi a scrivere una lettera di una lunghezza simile a La Provincia e vedete se poi ve la pubblicano. E se ve la pubblicano, se è tutta intera!) si intravedono segni di palese difficoltà dialettica. Infatti, anziché rispondere nel merito alle critiche rivoltegli  il “sommo” (o tra poco dovremmo chiamarlo “imo”?) si trincera dietro al fatto di aver vinto le elezioni! L’esatta tecnica berlusconiana, detta anche “tirannia della maggioranza”. In una democrazia, cari nano e prof., il fatto di essere stati eletti non vi permette di fare quel cazzo che volete. Che poi, se vogliamo, è l’identico discorso da bar sport: chi perde ha sempre torto! Sublime filosofia!

Ricordo al rag. (ed ex bancario) che i cittadini di Belgioioso che non l’hanno votato sono 1598, c’est à dire che il 41,28% dei brüsacrist non ha votato per lui! E questo non gli permette di affermare che Lui HA RAGIONE! Suvvia, esimio prof., non ha altre argomentazioni da proporre ai belgioiosini? 🙄

Comunque va bene così! Dateci (diamogli) dentro e poi vediamo cosa succede! Fàmolo incazzà! 😈 Facciamo emergere l’inconsistenza del politico locale! 😆

  1. Del 21 agosto 2009 []

Passata la festa, gabbato lo santo?

20 Agosto 2009 da Emilio Conti

Questo “detto”, una volta di uso comune nella mia famiglia, mi è tornato alla mente leggendo l’articolo di oggi sulla stampa locale.1 Un articolo che ci informa, come già altre volte è successo, che alcuni comuni pavesi, tra cui il nostro, sono in difficoltà nel rispettare il Patto di stabilità. Tralascio di commentare le ormai solite lamentele dei sindaci, ed in particolare del nostro, addotte per giustificare la difficoltà nel rispettare  questi vincoli (vincoli che, non andrebbe mai dimenticato, valgono per tutti, anche per quei comuni che il Patto di stabilità lo rispettano) giudicandole solo scuse puerili, per altro non nuove. Sono altre le considerazioni che propongo.

Innanzi tutto c’è da valutare la tempistica in cui tale notizia è stata data: in pieno periodo ferragostano quando buona parte dei lettori si trova in ferie in località in cui il quotidiano, per ovvie ragioni, non è diffuso. Risultato: la notizia non verrà letta da molte persone. Immaginate, al contrario, l’impatto che avrebbe avuto se fosse stata pubblicata, per esempio, una settimana prima delle elezioni amministrative.

Secondariamente, tra le sanzioni comminate a chi non rispetta il Patto, c’è anche la diminuzione del 30% delle indennità di carica. Vi ricordate la pubblicità che il nostro sindaco si è fatta proprio sulla riduzione delle indennità? Vi ricordate anche di quale percentuale si parlava? Esattamente del 30%. C’è ancora qualcuno che sottovaluta la capacità del Sig. Zucca di trasformare a suo vantaggio eventi che potrebbero danneggiarlo? Se per caso la situazione del bilancio comunale gli fosse stata già nota, evento tutt’altro che peregrino, la mossa gli ha evitato di dover dire che  la riduzione delle indennità gli è stata imposta! Credo che le opposizioni dovrebbero fargli i complimenti! 👿

In terzo luogo, ricordando che l’articolo inizia testualmente con “Belgioioso ha però in programma una pesante manovra aggiuntiva per rientrare nei parametri. […]” (la sottolineatura è mia) senza informarci in cosa tale manovra si tradurrà, invito tutti i nostri concittadini a tener d’occhio l’aliquota dell’addizionale comunale Irpef, nonché la qualità dei servizi che il comune ci offrirà nel prossimo futuro.

Quest’ultima prospettiva mi fa pensare che alcune persone sono piuttosto fortunate: penso al Sig. Farina, ex assessore al bilancio, che non è stato più rieletto: credo che, venuto a conoscenza della faccenda, abbia stappato una bottiglia di champagne. Al contrario del neo-assessore, ma noi l’avevamo avvertito. 😈 Comunque, ben gli sta! Non era forse il Sig. Rogato che in campagna elettorale andava in giro a magnificare l’operato del nostro sindaco affermando: “Zucca a fatto arrivare a Belgioioso un sacco di soldi”? Ma guardandosi bene dal dire che nessun ente ti finanzia completamente un progetto e che una parte deve essere comunque messa dal comune. Si è giunti dunque al paradosso che più soldi arrivano e più soldi dobbiamo sborsare. Farse sarà anche questo ad aver fatto deragliare il bilancio comunale? Staremo a sentire cosa avrà da dire l’interessato, principalmente in riferimento alla pesante manovra correttiva. E soprattutto sono molto curioso di sentire la sua opinione, in qualità di segretario locale del Pd che, ricordo anche questo, ha appoggiato, in campagna elettorale, senza riserve e/o remore il sindaco uscente, riguardo a certe voci che stanno circolando in questi giorni per il paese. 😈

Ma cosa importa, ormai la festa è finita (elezioni vinte) e il santo (i cittadini di Belgioioso) è stato gabbato!

  1. Patto di stabilità, Comuni nei guai, La Provincia PAVESE – 20 agosto 2009 []

Son 56…

19 Agosto 2009 da bsìa

Saranno anche “giovani e forti”? 🙄 Moriranno anche loro come i famosi eroi? 😈 Beh, l’aria di campare in eterno non ce l’ha nessuno. 😆 Nell’attesa che la natura compia il suo ciclo, i suddetti incominciano a prendersi un bel “vaffanculo”. 👿
Se magari ci spieghi con chi ce l’hai, te ne saremmo infinitamente grati! 😐

Ma come, non la leggete La Provincia?1 Vabbè, ho capito: devo farvi il solito riassuntino. Vi ricordate che il nostro “magnanimo” ha vietato l’ingresso ai cani negli esercizi che trattano generi alimentari? Se non lo sapevate adesso lo sapete! 👿 Non ve lo ricordate già più il mio post a riguardo?2 Bene. A seguito dell’ordinanza ci fu il proprietario_di_cane_di_piccola_taglia che rilasciò una clamorosa intervista al quotidiano: “Come potrò mai separarmi dalla mia pora_stelina_pelusa quando devo farmi un cicchetto al bar?”. Adesso ben 56 proprietari di cani (saranno tutti di piccola taglia?) hanno firmato una petizione con la quale chiedono che siano i singoli commercianti a decidere se consentire o meno l’ingresso ai loro esercizi degli allevamenti_di_pulci_semoventi.

Ah sì? Questi pensano che siamo tutti coglioni! Perché se un commerciante acconsente e l’altro no, dove pensate si rivolgeranno i 56_giovani_e_forti? Al negoziante che acconsente, costringendo, obtorto collo, anche chi rifiuterebbe a piegarsi (altrimenti perde il cliente). Da buoni italiani, pensano che le regole debbano essere “facoltative” e non “vincolanti”.

Mi piacerebbe che il sindaco ci desse i nomi di questi “concittadini”, non perché vogliamo violare la loro privacy o per un morboso gusto del gossip, ma semplicemente perché quando troviamo uno stronzo enorme (e non mi sto riferendo al proprietario del cane, anche se … 👿 ) depositato per le vie del paese potremmo rivolgerci ad uno dei 56 ed intimargli di raccogliere la merdaccia (che non è il proprietario del cane… o sì? 😉 ). Questi insozzano in modo vergognoso le strade del paese e c’hanno pure da ridire! 56 cittadini su seimila!!! 😯 Pari a ben lo 0,9%: una maggioranza strepitosa!

Circola voce che l’ordinanza di divieto fosse stata approvata e fosse operativa già dal dicembre scorso, per cui alcuni si chiedono come mai la storia sia saltata fuori solo a luglio. La mia ipotesi è che se nessuno avesse detto niente le cose sarebbero proseguite tranquillamente come pria. Viceversa, quando qualcuno si è lamentato ecco il magnifico fare il suo bel figurone: “Ma certo che i cani non possono entrare, ecco l’ordinanza, è già da mo’ che è in vigore…” 😎 e ha mandato il vigile. Il che mi induce a una profonda riflessione filosofica: “paraculi si nasce o si diventa?” 😈

Chiudo segnalando l’ennesimo titolo del put. Secondo il quotidiano il fatto che due commercianti si siano dichiarati favorevoli all’ingresso dei cani e due contrari l’ha portato a dire che il nostro paese sarebbe spaccato a metà. Non sapevo che Belgioioso avesse quattro abitanti (e tutti commercianti), stupidamente, come dicevo più sopra, pensavo fossero seimila! :mrgreen:

  1. Cani nei bar, Belgioioso si divide a metà, La Provincia PAVESE del 19 agosto 2009 []
  2. Legge ed ordine! []

Fratelli d’Italia

17 Agosto 2009 da Emilio Conti

Un buon libro che tratti di attualità sociale o politica – ovviamente quando è ampiamente documentato – ti può portare a conoscere mondi diversi, persino mondi paralleli al nostro vivere quotidiano, e a vedere il tutto con altri occhi.
Uno di questi mondi da scoprire (o da riscoprire) è senz’altro la Massoneria italiana, che – come è noto – è uno dei fenomeni più controversi e complessi del nostro tempo.

Allo scopo, consiglio ai visitatori di questo blog la lettura di “Fratelli d’Italia” di Ferruccio Pinotti* (BUR, 2007 – pagg. 760, Euro 14,00).

Un libro che getta luce sulla “attuale presenza massonica in Italia e che sicuramente vi aprirà la mente su quanto conti oggi la massoneria, influente, organizzata e chiusa attorno al ristretto circolo dei suoi adepti, sui suoi antichissimi e segreti rituali, su chi siano i “liberi muratori” (anche così vengono definiti gli appartenenti alla massoneria) e in che modo incidono nella politica italiana” (dalla 4a di copertina).
Dico subito che è un libro godibilissimo (non fatevi spaventare dal numero delle pagine, se ne vanno una dopo l’altra!), scritto con taglio giornalistico, che consiglio a coloro che vogliono capire di più i meccanismi della società italiana: è leggibilissimo, scorrevole e avvincente.

Tutti avranno certamente sentito parlare di massoneria attraverso le note vicende della Loggia P2 di Licio Gelli negli anni ottanta, o tramite le inchieste svolte negli anni novanta dal Procuratore di Napoli Agostino Cordova, oppure ancora più recentemente dall’inchiesta del Pm Luigi De Magistris della Procura di Catanzaro. Informazioni che sono giunte alla nostra attenzione solo tramite i notiziari televisivi e riportate dalla stampa.
Questo libro, invece, va al di là delle cronache giudiziarie e, come dice lo stesso autore nella prefazione, “attraverso interviste esclusive, documenti inediti, atti giudiziari, approfondimento e testimonianze, apre per la prima volta uno squarcio sulla realtà delle logge massoniche presenti in Italia”.
“La Massoneria è un potere forte che, a dispetto delle apparenze, è in rapida espansione e che riceve un numero crescente di richieste di affiliazione”; nonostante le condanne da parte della Chiesa Cattolica (lo stesso Papa Benedetto XVI, quando era a Capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, nel 1983 elaborò la “Dichiarazione sulla massoneria” nella quale spiegava con motivazioni argomentate che la condanna della massoneria da parte della Chiesa rimaneva inalterata (vedi pag. 629 e seguenti).
Posizione ribadita nel 1985, anno dell’ultimo documento ufficiale della Chiesa in materia di libera muratoria, sempre dell’allora Cardinale Ratzinger, intitolato “Inconciliabilità tra fede cristiana e massoneria (e, per chi non lo sapesse, anche San Padre Pio da Pietralcina era acerrimo nemico della massoneria).
Come dicevo, questo è un libro di impegno civile che mi ha incuriosito parecchio e credo catturerà anche voi.

Ferruccio Pinotti, partendo dai primi “fratelli d’Italia” (a cui appartenne anche Goffredo Mameli – autore delle parole dell’Inno nazionale e massone doc, come pure Garibaldi e Mazzini) fino ad arrivare ad oggi, ci fornisce un’indagine senza sconti sulla massoneria italiana a livello nazionale.

Ma mentre stavo per finire il libro, ho pensato che sarebbe stato molto interessante se si potesse proseguire l’indagine sull’influenza nella realtà pavese della massoneria, la cui presenza a Pavia e Provincia è un dato storico incontrovertibile (Benedetto Cairoli, Agostino De Pretis e Alcide Malagugini sono solo alcuni nomi di pavesi famosi che hanno fatto parte della massoneria).
Conoscere la Massoneria Pavese e i suoi legami con la città e i suoi luoghi sociali, vuol dire capire meglio una parte della nostra storia, e comprendere quale incidenza ha avuto – e che forse ancora ha – nella vita politica, culturale ed economica del nostro territorio.
E come si ricava da Internet, a Pavia dovrebbero essere a tutt’oggi attive le tre maggiori Logge massoniche italiane, e cioè il Grande Oriente d’Italia, la Gran Loggia d’Italia e la Gran Loggia Regolare d’Italia.

Un’ultima domanda allora sorge spontanea, e che credo anche i visitatori del blog si saranno posti: chissà se a Belgioioso ci sono “liberi muratori” (e per liberi muratori è ovvio che non intendo dipendenti di imprese edili disoccupati) che, in guanti bianchi, collare e grembiulino di pelle, si riuniscono periodicamente per discutere dei massimi sistemi?.

A presto e buona lettura.

sgur_di_trì

* Ferruccio Pinotti, giornalista e scrittore, ha lavorato a New York per la CNN e ha collaborato con l”International Herald Tribune”. Tra i suoi libri ricordiamo “Berlusconi Zampanò” (Random House 2006) e i best sellers “Poteri forti” (BUR 2005) e “Opus Dei segreta” (BUR 2006).
Nel Giugno 2009 è uscito “L’unto del Signore” (BUR 2009 – pagg. 500 – Euro 11,00) scritto in collaborazione con Udo Gumpel.

La letteratura sulla massoneria è sterminata. C’è solo da scegliere.
Tanto per iniziare, abbinerei al libro di Pinotti un altro libro sullo stesso argomento e altrettanto interessante, che tratta della fratellanza massonica in Italia fin dalle sue origini, e precisamente “Storia della massoneria italiana” di Aldo A. Mola (Bompiani, 1997 pagg. 744).

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Con questo post inizia la collaborazione al blog di sgur_di_trì (chi se lo ricorda più? 😆 ). Gli do il benvenuto in questo luogo di perdizione. Non aggiungo altro, per non dare alcun indizio sulla sua identità, e sono sicuro che i suoi interventi saranno interessanti ed intelligenti, come il suo primo contributo ha già dimostrato.

Recuperi

15 Agosto 2009 da Emilio Conti

Come avrete saputo leggendo il post precedente, sono appena tornato dalle vacanze. Durante quel periodo difficilmente riesco a seguire puntualmente le vicende “politiche” del paesello. Per questo motivo avevo incaricato bsìa di tenermi aggiornato. Purtroppo, vuoi perché anche lui deve fare un po’ di ferie, vuoi perché il tempo passa anche per lui (prendi e porta a casa 😆 ), qualche notizia che avrebbe meritato un commento ci è sfuggita. Provvedo immediatamente, anche se con ritardo.

Alberghi
Il 2 agosto su La Provincia PAVESE viene pubblicato un articolo che ci informa della non piacevole situazione economica in cui versa l’albergo “il Cavaliere”.1 La cosa strana, per non dire comica, è che a fianco dell’articolo ne compare un altro2 con il quale il giornale si sente in dovere (in obbligo?) di farci conoscere l’opinione del nostro sindaco sulla vicenda (già, e perché non la mia?). Dico strana perché nell’articolo su “il Cavaliere” non vi era nessuna critica all’amministrazione, anzi, si riconosceva che qualche intervento in favore era stato fatto. E allora? Cos’è questa coda di paglia (e non è la prima volta che ne abbiamo delle dimostrazioni)? Forse perché è stato scritto che le iniziative turistiche non sono sufficienti al rilancio della struttura? Ma come si permettono! Il turismo a Belgioioso c’è, eccome!! Tanto che il nostro sindaco ci preannuncia che sorgerà un altro albergo nella villa Trespi. Questa villa sta diventando la panacea per tutte le necessità belgioiosine: c’è bisogno di un parco? C’è villa Trespi. C’è bisogno (??) di un albergo? Lo facciamo a villa Trespi. Manca una piscina comunale a Belgioioso? La facciamo nel parco di villa Trespi. A Belgioioso mancano anche bed&breakfast e ostelli: facciamo pure quelli a villa Trespi? Pubblicità! Una volta si diceva che fosse “l’anima del commercio” adesso è diventata l’anima della politica! Ma non è commercio pure quella? E che commercio! Una riflessione: se non si riesce a vendere all’asta a prezzo stracciato un albergo, a causa della crisi, che possibilità ci saranno di crearne uno ex-novo che sia redditizio?

Unioni
E’ la volta de il Punto. Nel numero del 3 agosto ci informa delle nuove nomine nell’Unione dei comuni del Basso pavese.3 Si scopre che, finalmente, il nostro sindaco si è sbarazzato dell’odiata Vanzini (ex sindaco di Copiano). Non era un mistero che, quando fu eletto sindaco di Belgioioso, Zucca voleva la presidenza di quell’Unione motivandola con il fatto “che lui era il sindaco del paese più grande”. Solo che certe volte il nostro “socialista” si dimentica che nelle democrazie esistono delle regole e che  le cariche non si auto-assumono, ma, per ricoprile, bisogna essere eletti (ma forse lui pensa con nostalgia al “socialismo reale”). Viceversa, contrariamente ai suoi desiderata, la Vanzini venne rieletta e lui, per ripicca, diede vita all’altra unione. Adesso che la Vanzini non c’è più, eccolo avventarsi come uno squalo affamato sulla preda che gli era sfuggita: il nuovo presidente è un sindaco la cui candidatura è stata fatta da Zucca. E per evitare che costui sia troppo libero di decidere, sia mai che diventi troppo indipendente, Zucca è diventato il suo vice. La metastasi si sta diffondendo. Ultima annotazione: l’articolista, quello in palese conflitto d’interessi, si meraviglia dell’astensione del consigliere d’opposizione Libero Speroni. Io, viceversa, mi meraviglio del mancato voto contrario.

Strade
Il 4 agosto (accipicchia, tre articoli in tre giorni consecutivi) La Provincia PAVESE pubblica i lamenti per le condizioni pietose in cui versa la ex statale 234 del sindaco di Linarolo e del nostro (come mai? :roll:).4 Che le strade della nostra provincia facciano pena lo aveva denunciato, nel suo solito stile, anche bsìa5 e la cosa era già evidente dal novembre scorso. Da allora non si è fatto niente se non mettere pezze in ogni dove. I nostri sindaci, invece, pare se ne stiano accorgendo adesso (prima c’era da far le pulci per le rotatorie). Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, se non fosse che questo detto sta diventando una consuetudine nel nostro paese. Quello che però è inaccettabile è la dichiarazione, riportata nell’articolo, dell’assessore provinciale ai lavori pubblici che afferma che “C’è una mancanza di fondi”. Allora, il cittadino contribuente_onesto_e_automobilista potrebbe rispondergli: “E a noi cosa interessa? Tu sei andato a fare l’assessore ai lavori pubblici e tu sistemi quello che c’è da sistemare.”. Perché i casi sono due: o quando ha accettato di fare l’assessore non era a conoscenza della situazione, e quindi ha sottovalutato il suo incarico, e quindi si è dimostrato superficiale e allora deve dare le dimissioni. Oppure sapeva benisssimo com’era la situazione, e allora non è stato capace, in nove mesi, di risolverla e allora deve dare le dimissioni e lasciare il posto ad uno più capace di lui. Ma non deve venirci a prendere in giro con queste scuse da bambino dell’asilo. Verrà il giorno, credo molto presto, in cui qualcuno, stufo di sentire queste primedonne mangia_pane_a_sbafo accampare scuse, incomincerà a prenderli a calci nel sedere.

Concludo invitandovi a leggere il post Parole semivere e semiserie, zuppe e politichese in salsa clericale. La Ru486.

Buon Ferragosto! 😉

  1. Dal titolo “L’albergo storico ancora senza un compratore. Adesso viene svenduto“ []
  2. Zucca: «Ne nascerà uno a villa Trespi» []
  3. Titolo: Unione dei Comuni più piccola? []
  4. «Provinciale, troppe buche». Scatta la protesta dei sindaci []
  5. Vedi Chi osa dire che l’Italia non ama l’ecologia? []

A Luigi

13 Agosto 2009 da Emilio Conti

Ritorno anticipato, ieri, dalle vacanze; meglio sarebbe dire, anticipato rispetto alla posticipazione. 😉 E come ogni ritorno dopo più di un mese ci si ritrova con una montagna (sinceramente preferivo quella dov’ero) di posta! A proposito, non mi ero mai accorto di quanta cartaccia circoli per le poste italiane. Mattinata, quella odierna, destinata al controllo di tale corrispondenza.

Armato di tagliacarte incomincio l’opera. Ecco che, dopo un po’, arrivo ad una busta regolarmente affrancata, quasi una rarità vedere due francobolli da 0,60 euro. La busta, munita di finestrella, è piuttosto corposa. Immediatamente penso a una qualche pubblicità. Strano però, le pubblicità raramente risultano affrancate. Incuriosito apro subito la busta che contiene quattro fogli A4 che compongono una lettera che, seppur intestata a me, è indirizzata al nostro bsìa.

La lettera è interessantissima e risulta essere una disamina attenta del blog, sia per quanto concerne la politica nazionale sia per quella locale. Rimango colpito da un fatto: lo scrivente afferma di aver “scoperto” il blog tramite un amico che “naviga”, però non approfitta della posta elettronica, ma ricorre alla posta ordinaria. Vabbè… Avrei voluto pubblicarla immediatamente perché mi avrebbe dato lo spunto per approfondire certi argomenti e chiarirne altri. Il problema è che la lettera è anonima, o meglio, è firmata con il solo nome di Luigi.

Dal momento che le regole del sito mi vietano di pubblicare mail (ma anche lettere, ovviamente) anonime1 sono costretto, mio malgrado, alla mancata pubblicazione. Ma Luigi potrebbe obiettare che sul sito ci sono dei post firmati con degli “pseudonimi” (nickname). Verissimo, però io sono a conoscenza dell’identità degli scriventi. Luigi avrebbe potuto benissimo firmare con nome e cognome,  e quindi farsi identificare, mettendo una postilla con la richiesta di rimanere anonimo sul blog: non avrei avuto nessuna difficoltà ad accontentarlo.

Poiché reputo la sua lettera, come dicevo sopra, molto interessante e degna di una risposta, prego Luigi di farsi vivo e farsi riconoscere; certamente non rivelerò la sua identità sul blog, se non lo vorrà. In caso contrario la sua lettera rimarrà tra i miei documenti come un prezioso cimelio a memoria di quanto stia diventando sempre più seguito questo sito.

  1. Vedi pagina Info []