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Votazioni bulgare? In Italia.

14 Ottobre 2007 da Emilio Conti

In questi giorni, la notizia che tiene banco su tutti i giornali è il consenso bulgaro ottenuto dal c.d. “pacchetto welfare” sottoposto alla votazione dei lavoratori dalle tre confederazioni sindacali. Avrete letto di percentuali a favore che, addirittura, superano l’80%. Ieri, su un giornale che i benpensanti definirebbero appartenere alla “sinistra radicale”, Rossana Rossanda, giornalista acutissima e puntualissima, analizzava il risultato e giungeva alla conclusione che, tra le motivazioni che avrebbero portato ad un simile plebiscito, la più importante sarebbe la “paura di perdere anche quel poco che rimane”. Tale paura, secondo l’articolista, avrebbe spinto la maggioranza dei lavoratori a votare per il sì.

Pur ritenendo la Rossanda una delle menti più lucide ancora in circolazione, questa volta non sono per niente d’accordo con la sua analisi. Il motivo è che una persona che possiede qualche nozione di statistica dubita fortemente di questi risultati, soprattutto quando manca un dato assolutamente fondamentale, vale a dire la percentuale degli astenuti, di coloro cioè che non hanno ritenuto importante votare, sia per il sì che per il no. A quanto ammonta questa percentuale? Sulla stampa nazionale, almeno quella che mi è capitato di leggere, tale percentuale non viene minimamente citata. Fortunatamente qualche dato più preciso l’ho trovato sulla stampa locale (la Provincia PAVESE del 12 ottobre 2007) nelle pagine della cronaca di Voghera e Vigevano. Qui trovate la tabella riassuntiva.

La verità, come sempre è cruda. Se si prende in considerazione la percentuale di astenuti, vediamo che questa va da un minimo del 34,0% (che è più di un terzo, ed è il risultato migliore!) ad un massimo del 60,1%. Notiamo inoltre che in ben due aziende su cinque (40% del totale) l’astensione ha superato il 50% (un risultato che nel caso di referendum sarebbe stato considerato come voto negativo, e questa votazione era, a tutti gli effetti, un referendum). Che senso avrebbe poi parlare di un successo dei SI’ del 75,8% delle raffinerie quando l’astensionismo ha raggiunto il 60,1%? Lo stesso dicasi per l’IperMontebello dove il SI’ si attesta al 90,1% (!!!) ma l’astensione è del 53,5%. Ho rapportato, poi, i SI’ non solo con il totale dei votanti, ma anche con il totale degli aventi diritto al voto. E i risultati sono stupefacenti. In nessuna delle cinque aziende (o gruppi di aziende) il SI’ ha superato il 50%. Anticipo l’obiezione a quest’ultimo approccio: non si può sapere come avrebbe votato chi si è astenuto. Certo, dal punto di vista scientifico l’obiezione è valida. Però, dal punto di vista sociologico, esistono i c.d. votanti scoraggiati, coloro che non vanno a votare perché o non si identificano con un partito politico oppure pensano che non valga la pena votare perché tanto i giochi sono fatti. Come facevano tutti i leader politici a dire che avrebbero vinto i SI’? Siamo sicuri che questi pronunciamenti, riportati in maniera martellante su tutti i media, non abbiano influito sulla decisione di non votare? Non so se il campione che ho considerato, l’unico tra l’altro che sono riuscito a costruire, possa essere rappresentativo di quello che è avvenuto a livello nazionale. Qualche certezza, comunque, io l’avrei.

E questo per quanto riguarda la statistica. Poi ci sarebbe da parlare dei brogli oppure della disinformazione. Sarà un caso che i SI’ (sempre stando alla stampa) abbiano vinto nelle aziende meno sindacalizzate? Oppure del fatto di dover votare contemporaneamente su due questioni (precarietà e pensioni) che coinvolgono interessi contrapposti (se voto si alle norme che attenuano un po’ la precarietà contemporaneamente voto a favore anche della riforma delle pensioni che allunga per l’ennesima volta l’età pensionabile; se voto contro la riforma delle pensioni voto anche contro l’attenuazione della precarietà).

Non c’è che dire: un bel esempio di democrazia!

 

 

Sono arrivate le truppe cammellate!

8 Ottobre 2007 da bsìa

Si sa, il cammello non è veloce come un cavallo, ma possiede una resistenza notevolissima (non per niente viene chiamato “la nave del deserto”); state certi, quindi, che prima o poi arriva. Le truppe cammellate, non paragonabili ad una cavalleria leggera, al fin son giunte!

E’ mai possibile che appena una critica verso l’attuale amministrazione comunale viene pubblicata sulla stampa locale, presto o tardi scatti la controffensiva, che sarebbe naturale se fatta dall’amministrazione criticata, del/dei c.d. cittadino/i comune/i? Conti scrive una lettera piuttosto argomentata sull’aumento dell’aliquota dell’addizionale comunale Irpef e poco dopo ecco i quattro difensori del sacro sepolcro partire al contrattacco: con delle valide contro argomentazioni? Non sia mai! Con una lettera infarcita di str…afalcioni (però uno dei quattro ha avuto il suo bel contentino). Una mamma si lamenta per il prolungamento dei lavori nella scuola materna? Ecco arrivare le truppe cammellate, nelle vesti di un gruppo di genitori “comprensivi“, che “han preso carta e penna per difendere l’operato dell’amministrazione comunale” (vedi la Provincia PAVESE del 7/10/2007). Sorvolo su tutte le argomentazioni addotte, che sono solo delle opinioni personali (pur rispettabilissime, ma che tali rimangono) e non dati di fatto, tranne che su quella conclusiva. Testualmente: “[…] Pare infine scontato sottolineare, anche se a questo punto è necessario farlo, che un progetto di ampliamento così importante non poteva essere certo avviato e concluso in due soli mesi di chiusura estiva”. Alcune domande:

1 – perché sarebbe necessario sottolinearlo?

2 – chi ha detto che “un progetto di ampliamento così importante” NON poteva essere concluso in soli due mesi?

3 – come mai sul cartello dei lavori è stata omessa la data di terminazione dei lavori stessi? Per una amministrazione comunale, che si vanta di essere il non-plus-ultra, mi sembra una dimenticanza imperdonabile.

4 – come mai sullo stesso cartello è indicato, come data di inizio lavori, il primo di giugno del 2007, mentre, stando a quanto affermato dai suddetti “comprensivi”, i lavori sarebbero iniziati solo alla metà di giugno?

Domande che rimarranno, come al solito, senza risposte.

A quando un’offensiva a tappeto su quegli ingrati degli abitanti del Cantone, rei di lamentarsi dei tranquilli pic-nic delle pantegane davanti alle loro abitazioni?

 

 

 

Finalmente un po’ d’opposizione!

5 Ottobre 2007 da bsìa

Evviva! Ieri ho recuperato “Il Punto della Lega Nord”, numero unico a cura della Sezione di Belgioioso.

In un primo momento, pensando fosse un giornalino commemorativo del tempo che fu, visto che in copertina compaiono tre foto di complessi “old fashion” (ma anche perché è presente il sottotitolo “Frammenti di storia locale per salvare la nostra cultura, la nostra identità”), sono stato tentato di lasciarlo dov’era. Ma poi la curiosità ha avuto il sopravvento e, fortunatamente, l’ho sfogliato, trovando alla fine un po’ di sana critica all’operato dell’amministrazione comunale.

Senz’altro sarà colpa mia se finora non ho mai trovato niente in giro della c.d. “minoranza” o opposizione. Constato quindi con piacere che qualcosa viene fatto.

Però … i toni della critica mi sono sembrati un po’ delicati, quasi da educande! Per un partito che sa usare altri termini, tipo “noi ce l’abbiamo duro” oppure “ci puliamo il culo con la bandiera italiana”, mi sembra che la Sezione di Belgioioso – Basso Pavese sia sulla via dell’imborghesimento, del buonismo alla Veltroni. 😉

Forza gente, questa amministrazione va fustigata con ben altra verve! Non siate timidi. 😉

 

Bilancio di un mese di blog

4 Ottobre 2007 da Emilio Conti

Dopo circa un mese dall’avvio del blog, faccio il punto della situazione.

Durante il mese di settembre vi sono stati 248 contatti. Ritengo questo risultato piuttosto incoraggiante (visto che l’unica pubblicità è stata fatta solo con il passa-parola).

Con questo mese ho attivato anche una nuova pagina.

Mi sono accorto, infatti, che il nostro sindaco ottiene una visibilità sulla stampa locale (leggi la Provincia PAVESE) importantissima, con articoli che lo riguardano direttamente oppure indirettamente. Ad occhio, non mi sembra che nessun altro sindaco di un paese delle dimensioni di Belgiioioso riceva lo stesso trattamento. Per cui mi sono detto: “Prova a tenere una statistica”. E’ nata quindi la pagina Memorandum dove ho elencato, in ordine di data, tutte le sue “apparizioni”. Consultatela: rimarrete, come me, stupiti.

C’è però anche una nota negativa. Sebbene i contatti siano stati 248, con punte giornaliere di 27/29 contatti in occasione di post importanti quali quello riguardante il Bilancio Comunale e il Patto di stabilità, ancora nessuno se l’è sentita di registrarsi al sito, per scrivere post o, più semplicemente, lasciare commenti. Sul perché di un simile comportamento una vaga idea me la son fatta. Vedremo, con il passare del tempo, se quello che per il momento è solo un sospetto verrà smentito. Oppure se dovrò dar ragione ad una mala lingua di mia conoscenza. 😉